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  • Atalantamania:| Un'altalena amara

    Atalantamania:| Un'altalena amara

    Un favore a Gigi Delneri, da vecchi amici: la sua panchina è salva. E l'Atalanta è incappata nel secondo ko consecutivo, l'amara altalena dopo la grande striscia positiva che ha issato la Dea in altissima quota. Perché vincere contro Napoli e Inter e perdere contro un Genoa ultimo brucia parecchio, eccome. Ce lo ricordavamo un po' diverso, il buon Baffo di Aquileia: più champagne, più bollicine, non certo catenacciaro. Ma macchiavellicamente ha guardato al fine concreto dei tre punti: e allora centrocampo fitto, quasi niente all'estetica, e l'ossigeno per la classifica è ritrovato.

    Sotto tono, spenta per lunghi tratti, l'Atalanta si è poi ritrovata sotto per un gol rocambolesco, un flipper sfortunato in area. La reazione c'è, ma non è stata sufficiente a scrivere un punteggio finale diverso. Jack reclama un rigore, Doveri non ci sente. Poi è lo show di Frey, l'uomo gatto, l'uomo-molla, che dice no a ogni tentativo. La classifica resta ancora comunque positiva, molto positiva, con un margine rassicurante rispetto alle zone calde. Ma le ali sono ora tarpate, forse sciolte come quelle di Icaro: si sognava - leggittimamente, certo - in grande, dopo i colpacci contro Napoli e Inter, e invece si è tornati sulla Terra.
     
    Ora tocca ripartire. La settimana offre l'intermezzo della Coppa Italia: guai a prenderla alla leggera. La Coppa - e qui si potrebbe pure aprire una parentesi sulla genialità dell'orario: il mercoledì pomeriggio, in piena settimana lavorativa - è un appuntamento importante, un cammino da proseguire per togliersi qualche sfizio e dare una chance a chi ha avuto fin qui meno spazio. Poi, domenica, si va a Bologna: per vincere, ovviamente.

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