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  • Atalantamania: un occhio al futuro

    Atalantamania: un occhio al futuro

    Nemmeno il tempo di concludere questo campionato turbolento, che, in casa nerazzurra, si rincorrono voci dalle quali potrebbe prendere una nuova piega il futuro atalantino.

    Su tutte quelle che vorrebbero 'il mago di Zingonia', all'anagrafe Mino Favini, pronto a fare le valigie e a lasciar il nido bergamasco per atterrare nuovamente in quel di Como, per il quale Favini lavorò anni fa sempre a livello di calcio giovanile. Come per altro ricordatoci settimana scorsa, nell'intervista propostagli circa la precarietà del settore giovanile italiano, non è un mistero che, quei 24 anni di vissuto nel comasco, siano rimasti impressi nel talent scout tanto coccolato dai bergamaschi; a ciò, si aggiungano gli ultimi anni di 'intervallo' optati dalla società, anni di fermo e di poco sviluppo, di lancio dei giovani, visualizzati sempre meno in prima squadra. Motivo, quest'ultimo, che potrebbe indurre Favini a lasciare il ruolo della cattedra primaria atalantina.

    I Percassi, tuttavia, sembrano intenzionati a trovare un un accordo che possa salvaguardare questo rapporto storico con Favini. Come andrà a finire?

    In attesa della soluzione del 'caso', un occhio al futuro prossimo: Atalanta domenica attesa sul campo del Chievo. Dopo la brutta prestazione conseguita contro il Genoa, ci sia auspica di vedere una partita migliore, anche se, a Bergamo, non si vede l'ora di chiudere totalmente il sipario su una delle annate peggiori dell'amarcord bergamasco. Inevitabili cambiamenti all'interno di un organico, la cui ossatura andrà rivista e rivalutata per l'avvenire: i veterani avranno ancora polenta per il loro denti?

    Dulcis in fundo, una buona notizia ( e verrebbe da dire, 'Habemus Papam') è stata lanciata questa settimana: contratto d'affitto dello stadio rinnovato tra società e il comune di Bergamo e, l'Atalanta, avrà così l'opportunità di procedere alla ristrutturazione tanto sospirata dell'Atleti Azzurri d'Italia, oramai cimelio preistorico più che storico.

    Insomma, il torneo 2014/2015 non si è ancora concluso. Ma l'Atalanta sembra abbia il suo da fare. Su molti fronti.

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