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  • Atletico Madrid: Simeone in crisi, tutti gli effetti se va fuori dalla Champions

    Atletico Madrid: Simeone in crisi, tutti gli effetti se va fuori dalla Champions

    • Giorgio Baratto
    Questo inizio di novembre è un brutto momento per la Madrid calcistica. Se sul fronte Real le due sconfitte consecutive in campionato e Champions, contro Girona e Tottenham rispettivamente, fanno preoccupare, sull'altra sponda del Manzanarre l'Atletico è a un passo dall'esclusione dagli ottavi della massima competizione europea, fase che gli uomini di Simeone hanno sempre raggiunto nelle ultime quattro edizioni. Per i Colchoneros sarebbe un disastro, economico e a livello d'immagine, per il tecnico Simeone, che a settembre ha rinnovato il contratto alla guida dei biancorossi fino a giugno 2020, la più cocente delusione da allenatore in Champions. 

    LA ROMA NEL MIRINO - In Spagna la critica sportiva è d'accordo sul fatto che all'Atletico serva qualcosa di più di un piccolo miracolo per qualificarsi, la più volte invocata "impresa", infatti, potrebbe non bastare, perché la qualificazione non dipende solo dagli uomini di Simeone. Oltre a vincere entrambe le partite che mancano, in casa contro la Roma e in trasferta contro il Chelsea di Antonio Conte, i tifosi dell'Atletico dovranno sperare che almeno una delle due non batta il Quarabag, possibilità francamente lontana dalla realtà. Rimarrebbe la Europa League, ma nessuno a Madrid vuole nemmeno pensarci, per il momento. 

    DISASTRO ECONOMICO - La mancata qualificazione non solo sarebbe una delusione in ambito sportivo per l'Atletico Madrid, anche sul versante economico le cose non sarebbero tutte rose e fiori. La qualificazione alla fase successiva, infatti, presuppone intascarsi 6 milioni di euro, altri 6,5 milioni il passaggio ai quarti, 7,5 milioni arrivare alle semifinali e 11 milioni raggiungere la finale di Kiev. Per una squadra come l'Atletico, che negli ultime quattro edizioni ha raggiunto due finali, una semifinale e una eliminatoria ai quarti, la perdita economica potenziale è realmente pesante. Calcolando che nella fase a gruppi, ogni vittoria vale 1,5 milioni e il pareggio 500mila euro, a oggi l'Atletico ha guadagnato la "miseria" di un milione e mezzo. Un cifra irrisoria se si pensa agli investimenti che la dirigenza dei Colchoneros ha pianificato per i prossimi anni, primo su tutti la costruzione del nuovo stadio Wanda Metropolitano. 

    LE CHIAVI DELLA CRISI - Al di là dell'aspetto meramente monetario, i problemi dell'Atletico in questo momento sono soprattutto legati ai risultati: una sola vittoria nelle ultime 8 partite, tra campionato, coppa del Re e Champions, di misura conto il Celta in Liga, e soprattutto una chiara debolezza sottoporta ma sopratutto in fase difensiva. Sembra un ricordo l'Atletico che esercitava una pressione asfissiante a tutto campo, e che una volta passato in vantaggio blindava la propria porta. Se è vero che la sanzione della Fifa ha impedito l'arrivo fino a gennaio di giocatori chiave per l'attacco come Diego Costa e Vitolo, ciò non toglie che la stella di Antoine Griezmann sembra aver smesso di brillare e senza i gol del francese l'Atletico di Simeone sembra aver perso quel cinismo che lo contraddistingue. In campionato i Colchoneros sono a otto punti di distacco dal Barça proprio come i cugini del Real, e proprio come per i Blancos ormai ogni partita dovrà essere considerata una finale, anche se in Champions potrebbe non essere sufficiente. 
     

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