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  • Balotelli, Cassano, Cerci e Immobile: dal Mondiale a un futuro tutto da decidere

    Balotelli, Cassano, Cerci e Immobile: dal Mondiale a un futuro tutto da decidere

    Il 12 giugno 2014 iniziava il Mondiale in Brasile: un anno dopo, scorrendo i nomi degli attaccanti italiani selezionati dall'allora ct della nazionale Cesare Prandelli, è incredibile come molte certezze siano svanite. Del reparto azzurro che ha affrontato Inghilterra, Costa Rica e Uruguay, solo Insigne è certo di non cambiare aria quest'estate: le altre quattro punte hanno le valigie pronte, una di queste, Immobile, è l'unica a fare ancora parte del gruppo azzurro di Antonio Conte

    Numero 9, Mario Balotelli: 16 presenze in campionato e soli quattro gol a Liverpool, è stato il grande flop del mercato di Brendan Rodgers, che ha iniziamente provato a difenderlo per poi abbandonarlo in corso d'opera. Ora lo cercano la Sampdoria di Zenga e la MLS, ma l'ingaggio mostruoso, 4 milioni di euro, complica ogni tipo di affare.

    Numero 10 Antonio Cassano: 20 presenze e 5 gol in campionato a Parma prima di svincolarsi a gennaio. Non ha trovato nessuno disposto a pagare il suo stipendio in Serie A o in Europa: ha rifiutato il Bari che lo voleva e ora si parla di un possibile ritorno alla Sampdoria.

    Numero 11, Alessio Cerci: è arrivato al Mondiale dopo una stagione da urlo con il Torino, ricamata da 13 gol e 12 assist in 38 presenze, numeri che gli sono valsi un biennale con l'Atletico Madrid, dove però fatica a trovare spazio. A gennaio il ritorno in Serie A, al Milan, con il quale gioca titolare sette volte, segnando solo con il Palermo.  E' legato al Milan fino al 2016, ma il suo futuro è tutto da decidere.

    Numero 17, Ciro Immobile: il bomber di Torre Annunziata firma con il Borussia Dortmund prima della spedizione in Brasile, in Germania non riesce a convincere Klopp, che gli preferisce Pierre-Erick Aubameyang. Colleziona 24 presenze e 3 gol e non riesce a far innamorare il Muro Giallo. Ora il nuovo allenatore Tuchel deve decidere quanto credere in lui (ha un contratto fino al 2019), con molti club di serie A alla finestra.

    Matteo Moschella
    @MatteoMoschella

     

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