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  • Aurelio Andreazzoli:'Roma sempre città difficile per il tifo'

    Aurelio Andreazzoli:'Roma sempre città difficile per il tifo'

    • L.C.

    Aurelio Andreazzoli show al circolo Ca nei Uliveti, davanti a numerosi allenatori e soci Aiac della provincia Apuana. Mister Roma ha raccontato aneddoti e la sua carriera di allenatore. Partendo da Ortonovo, su un campo dal terreno colore bianco panna, situato nel bel mezzo di segherie e laboratori di marmo. 'Allenamenti a pensione di invalidità per la polvere di marmo che si respirava', ha raccontato al quotidiano Il Tirreno. Ci sia allenava di sera visto che i giocatori lavoravano o studiavano. 'Un solo faro a disposizione e permetteva di vedere poco ma nel contempo lasciava tanto spazio all’immaginazione e alla fantasia'. Doti che, secondo Aurelio, in seguito gli sarebbero servite per accrescere, oltre alla frequenza dei corsi , la sua formazione di allenatore.'Sono partito dai dilettanti, ho seguito il settore giovanile allievi nazionali, primavera, Fiorentina e Lucchese, ho lavorato con i pro, C2 , C1 e numerose squadre. Nel frattempo durante l’evoluzione di queste esperienze continuavo la mia amicizia e i miei confronti con Silvio Baldini e con Corrado Orrico'. Poi il master di prima categoria , la conoscenza con Spalletti attuale allenatore dello Zenit di Pietroburgo, infine la collaborazione come allenatore in seconda con persone intelligenti 'che ti lasciano libero di manifestare la tua conoscenza e professionalità permettendoti nel contempo di arricchirti osservando e incorporando la loro bravura'. Andreazzoli nel corso della conferenza ha dimostrato riconoscenza nel confronto di tutti gli allenatori avuti nel suo cammino, ha parlato con acume delle loro differenze caratteriali e tecniche è del loro diverso modo di approccio, ha spiegato che le regole vanno dettate con chiarezza , che i grandi giocatori sono i primi a rispettarle e a farle rispettare. Luis Enrique rimane per lui un esempio di conoscenza e capacità. 'Purtroppo Roma sarà sempre una città difficile per il tifo , basta pensare che ben 7 radio parlano continuamente di tutto anche del superfluo, trascinando tifosi e non in giudizi personali'. Alla fine Andreazzoli ha ringraziato AIac massa carrara per la serata in suo onore. Al termine il presidente Aiac Roberto Taponecco ha consegnato a nome di tutti gli allenatori con il beneplacito del presidente regionale Luciano Casini venuto appositamente da Firenze un grande piatto di marmo con il simbolo dell’aiac con la scritta 'Aurelio Sei uno di noi . uno su mille ce la fa'. 

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