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  • Avellino-Taranto:| Le voci dallo spogliatoio

    Avellino-Taranto:| Le voci dallo spogliatoio

    • Marco Festa

    Blitz e secondo posto: il Taranto espugna il 'Partenio' di Avellino e si proietta ai play off con i favori del pronostico grazie ai vantaggi, inerenti al fattore campo, garantiti dalla posizione in classifica raggiunta. 2-1 il punteggio finale in favore dei pugliesi. Padroni di casa in vantaggio al 26': torre di Izzo; sforbiciata di De Angelis; Bremec si supera e respinge, ma non può nulla sul tap in vincente di Zigoni (undicesimo sigillo stagionale). La reazione tarantina è veemente e si concretizza nel gol del pari firmato da Sciaudone, il cui bolide al volo, al 33', su sponda di Girardi, è leggermente deviato da Izzo prima di terminare alle spalle di Fumagalli. Nella ripresa Bremec conserva e Di Deo finalizza: al 77' il colpo di testa del vice capitano, su angolo battuto da Bertolucci, non lascia scampo all'estremo difensore di casa, regalando tre punti di platino al Taranto.

    AVELLINO

    L'allenatore dell’Avellino, Giovanni Bucaro: 'Si è subito capito che la partita sarebbe stata aperta ad ogni risultato. Peccato averla persa, anche perché Bremec, nella ripresa, ci ha messo del suo, impedendoci di tornare in vantaggio. Il mio futuro? Ho preso una decisione e l'ho comunicata a De Vito, Taccone e Iacovacci: la mia ventura ad Avellino finisce qui. È una scelta personale, forse l'avrebbe presa la società tra qualche ora o giorno, ma su questo non ho certezze. Voglio precisare che nessuna squadra mi ha cercato: è una decisione strettamente personale e la società l'ha condivisa. Non smetterò mai di ringraziare i dirigenti perché mi hanno dato un'occasione importante. Quando arrivai dissi che era un trampolino importante, un sogno: lo è stato. Penso che un allenatore debba avere entusiasmo e io non ne ho per continuare questa avventura. In questo lavoro si vive di sensazioni, e se manca l'entusiasmo non riesci a trasmettere gli stimoli giusti. Nessun disguido con società o tifoseria. Niente di niente. Solo una mia forte percezione che è il momento di cambiare aria. Ho sempre sentito la massima fiducia da parte dei dirigenti'.

    TARANTO

    L'allenatore del Taranto, Davide Dionigi: 'Sul campo abbiamo vinto il campionato, e questo è un mio motivo di orgoglio. In un anno e mezzo ho costruito un gruppo unico, come ce ne sono pochi nel mondo del calcio. Una volta che c'è una favola bella come quella del Taranto, in un mondo malato come quello del calcio, tra scandali e scommesse, nessuno se ne cura. Abbiamo fatto 70 punti in un'annata difficilissima, escludendo i 7 di penalizzazione, conquistato 24 risultati utili consecutivi e abbiamo la miglior difesa d'Europa: questi sono grandi numeri. Ringrazio D'Addario che mi ha dato questa possibilità, due anni fa. Quando mi ha chiamato facevo il giardiniere. La nostra forza è il gruppo: questa squadra ha dei principi morali enormi, ci impegniamo nel sociale, ogni settimana aiutiamo chi è meno fortunato di noi. È questo che ci ha compattato, il nostro vero segreto. A gennaio avevamo 12 giocatori in scadenza di contratto, ma nessuno si è accordato con altre società. Tutti sono rimasti e voluto metterci la gamba, fino alla fine. Il mio unico rammarico? Il mancato ricorso sul punto preso per la responsabilità presunta'.

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