Calciomercato.com

  • Avv.Messina a CM: 'L'Italia è il Paese dei pregiudizi. La Giacinti è il futuro del calcio femminile italiano'

    Avv.Messina a CM: 'L'Italia è il Paese dei pregiudizi. La Giacinti è il futuro del calcio femminile italiano'

    • Daniele Longo
    Studio Assist & Partners, azienda di Servizi avanzati per lo sport, forte della sua esperienza nella gestione delle carriere calcistiche in campo maschile, ha deciso di dedicare un'area esclusivamente al calcio femminile. Il gruppo ha dato il via ad un progetto che può essere considerato un'assoluta novità in Italia: affiancare  le ragazze ed aiutarle durante la loro carriera, non solo in Italia ma anche all'estero. La responsabile del progetto, l'avvocato Sara Messina, ha spiegato ai microfoni di Calciomercato.com quelle che saranno le idee e le strategie verso il calcio femminile.

    Avvocato, il progetto dello Studio Assist e' quello di cercare di avvincinare la tutela delle giocatrici ad un livello vicino a quello maschile. Dove sono le grandi differenze e trovate ancora un sentimento di diffidenza nei confronti di uno sport considerato prettamente maschile?
    "Studio Assist vuole portare tutta la propria esperienza del campo maschile in quello femminile, offrendo gli stessi servizi con la stessa competenza e professionalità. Per capire le condizioni delle ragazze che giocano a calcio dobbiamo partire dall'inquadramento giuridico : sono considerate dilettanti e per questo hanno una forma di tutela che è assolutamente minore rispetto ai colleghi uomini che giocano nelle massime serie. Non possono godere delle legge sul professionismo sportivo, quindi non hanno un contratto di lavoro sportivo ma un mero accordo economico. L'Italia è il Paese dei pregiudizi e dove il calcio è un gioco da maschi, un territorio non facile dove far crescere e sviluppare il movimento femminile . Ma per fortuna, anche grazie alla FIGC che ha intrapreso un percorso ben definito, ci stiamo accorgendo delle ragazze sui campi calcio". 


    Quali sono le iniziative proposte dalla FIGC per sviluppare in modo concreto il movimento?
    "Come accennato la FIGC, sull'onda anche di quanto promuove la FIFA e di dati sempre più in crescita, da un anno circa sta portando avanti uno sviluppo costante. A Marzo del 2015 ha approvato le linee programmatiche del calcio femminile al fine di rilanciare tutto il movimento ed inoltre si è insediato l'Ufficio Sviluppo che coordina tutta l'attività federali. Di rilevante importanza è la delibera federale che impone alle società professionistiche appartenenti alla Serie A e Serie B maschile di tesserare tesseraTe, a partire da questa stagione, almeno 20 ragazze Under 12, in modo tale da sviluppare un settore giovanile femminile". 


    Alcune società professionistiche come il Brescia e la Fiorentina si sono già attrezzate di una struttura tecnica femminile. Ci saranno altre adesioni da parte di altre società? Se si, quali?
    "Tutte le società dovranno avere al proprio interno il settore femminile così come succede ad esempio in gran parte d'Europa. La Fiorentina, come anche la Lazio, hanno fatto un passo ulteriore, infatti hanno acquisito il titolo sportivo della rispettiva squadra femminile, una possibilità che la FIGC ha concesso solo a partire da questo stagione. Ci sono inoltre altre numerose iniziative di collaborazione come ad esempio quella che sta portando avanti l’Atalanta Bergamasca col il Mozzanica, l’Hellas Verona con l’AGSM Verona". 


    Nella vostra scuderia figura  Valentina Giacinti, attaccante classe 94 e capocannoniere in serie A con la Mozzanica. Possiamo considerarla la nuova Morace del calcio femminile italiano?
    "Onestamente non mi sono mai piaciuti i paragoni, specie in termini calcistici. Carolina Morace è sicuramente un modello per tutte le ragazze, in termini di impegno, sacrifici e risultati. Lei è un simbolo del calcio femminile italiano nel mondo".

    Lei ha avuto una esperienza significativa al Seattle: ci sono ancora grandi differenze con il movimento in USA sia a livello di strutture e a livello economico? Crede che le giocatrici italiane guadagnino cifre decisamente inferiori rispetto all'estero?
    "Valentina è un talento purissimo e quest'anno a Mozzanica ha raggiunto una condizione tale per cui sta segnando tantissimo, ma riteniamo abbia ancora grandi margini di miglioramento. Noi di Studio Assist la seguiremo passo dopo passo nella sua carriera, che sarà lunga e ricca di soddisfazioni".

    Quali sono le differenze a livello strategico e strutturale per un procuratore di atlete di calcio femmine rispetto a quello maschile?
    "Si, Valentina seppur giovane può gia vantare un'esperienza in America, da molte ragazze considerata come un obiettivo per la propria crescita. Nel States le ragazze che militano nella massima serie sono professioniste e le calciatrici della nazionale sono vere e proprie star ambite da moltissimi sponsor, oltre che essere più famose e titolate dei colleghi maschi. L'America è un discorso a parte, la si gioca a calcio fin dalla elementari e la grande differenza è la cultura sportiva. Ci sono inoltre strutture di primissimo livello. In Italia il termine guadagni è improprio, i club corrispondono loro rimborsi spese come indennità di trasferta o comunque corrispondo somme che sono davvero più basse rispetto alle colleghe europee". 


    Quali sono le differenze a livello strategico e strutturale per un procuratore di atlete di calcio femmine rispetto a quello maschile?
    "Noi in Studio Assist non facciamo differenze né in termini strategici che strutturali, replichiamo il nostro modello usato nel maschile sul mondo femminile. E' questa la nostra forza. Le ragazze per noi sono vere e proprie professioniste e come tali devono essere trattate". 

     

    Altre Notizie