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  • Balotelli all'Inter: ecco le condizioni!

    Balotelli all'Inter: ecco le condizioni!

    • Gianluca Minchiotti

     

    A inizio settimana, da Coverciano, Mario Balotelli ha 'dettato' le sue condizioni per un eventuale ritorno all'Inter in futuro. Puntualizzando comunque che "ora però sono al City e abbiamo una grande squadra", SuperMario ha spiegato: "Tornerei all'Inter, se ci fossero le basi. Quindi se il club puntasse in alto e i tifosi fossero tranquilli e non mi rompessero la macchina se girassi per Milano".
     
    Una prima risposta a Balotelli è arrivata dalla Curva Nord del Meazza, la casa del tifo nerazzurro più acceso. Un coro di sì, all'insegna del concetto: 'Mario è più forte e maturo". 
     
    E l'Inter? Proviamo a immedesimarci nella società nerazzurra e vediamo cosa dovrebbe fare per riportare l'attaccante della Nazionale ad Appiano e quali condizioni potrebbe 'imporre' a Balotelli. 
     
    Cosa dovrebbe fare l'Inter:
    1) Balotelli ha un contratto quinquennale (fino al 2015) da 3,5 milioni di euro a stagione con il Manchester City, che nel 2010 lo pagò all'Inter 21.856.000 milioni di euro più bonus. Per riportarlo in nerazzurro, l'Inter dovrebbe offrire quindi ai Citizens non meno di 32 milioni di euro e al giocatore almeno 5 milioni di euro all'anno (ora Mario ha più esperienza ed è titolare in Nazionale, un aumento di 10 milioni nel costo del cartellino è il minimo).  
     
    2) Sperare che nel frattempo lo sceicco Al Mansour, proprietario del Man City, calcisticamente innamorato di Balotelli, si stanchi presto di Mario, perché altrimenti qualsiasi offerta da parte dell'Inter verrebbe rispedita al mittente.
     
    3) Costruire intorno a Balotelli una squadra di giovani campioni, il che significherebbe anche dire 'grazie e arrivederci' a gran parte della vecchia guardia, soprattutto di matrice argentina, con la quale l'attaccante bresciano non aveva un buon feeling.    
     
    Cosa potrebbe chiedere l'Inter a Balotelli:
    1) Potrebbe chiedergli di non gettare più a terra la maglia, come quella sera con il Barcellona, il gesto che rovinò la partita perfetta contro la squadra di Guardiola e scatenò l'ira di tanti tifosi (e compagni di squadra).
     
    2) Potrebbe (dovrebbe) chiedergli di diventare il leader della squadra, non più il ragazzino che deve essere trascinato dagli altri. Leader con i comportamenti e leader con i gol (Mario in nerazzurro ne ha segnati 20 in 59 partite, un Cristiano Ronaldo, per dire, con il Real Madrid finora ha realizzato 103 reti in 106 partite).
      
     

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