Balotelli-Juventus: perchè sì, perchè no
PERCHE' SI' - L'arrivo a Torino dell'ex centravanti di Inter e Milan sarebbe una grande possibilità, in primis per il giocatore stesso: partito alla volta dell'Inghilterra dopo un anno e mezzo in cui si è fatto carico del Milan con le sue giocate (collezionando 30 reti in 54 gare), il suo trasferimento a Liverpool non ha dato i frutti sperati. 18 presenze e 2 reti in questa prima parte di stagione per l'attaccante, che, dopo aver rotto con i Reds e con l'allenatore Rodgers (stanco del suo scarso rendimento), ha voglia di riscatto. La Juventus sarebbe la piazza ideale per ricominciare in Serie A. La mentalità vincente dell'ambiente bianconero permetterebbe a Balotelli di recuperare forma e continuità con serenità, al fianco di grandi campioni e colleghi di reparto come Tevez, Morata e Llorente. A sponsorizzare il giocatore, ci ha pensato anche Massimiliano Allegri, che lo ha già allenato al Milan, e che ieri in conferenza stampa ha confermato le indiscusse potenzialità del giocatore, definendolo un grande calciatore, sottolineando che allenare il suo talento è un privilegio per ogni allenatore. Portare a Torino Balotelli, inoltre, sarebbe una grande mossa strategica di mercato: il procuratore di SuperMario, Mino Raiola, è anche quello del giocatore chiave della Juventus, ovvero Paul Pogba. Favorire il rilancio di un suo assistito vorrebbe dire, per il club bianconero, rassodare i rapporti con l'agente che, nelle prossime sessioni di mercato, sarà impegnato nel cercare di far monetizzare il più possibile alla società bianconera per la cessione del fuoriclasse francese. L'acquisto di Balotelli, inoltre, potrebbe risultare un ottimo colpo a livello economico, visto che il suo scarso rendimento ha determinato un netto abbassamento della sua valutazione. Cosa che garantirebbe alla Juventus di portare a Torino a buon prezzo un giocatore con grande esperienza nel nostro campionato.
PERCHE' NO - L'acquisto di Balotelli, da parte della Juventus, però, avrebbe alrettanti lati negativi. In primis le difficoltà caratteriali del giocatore, che nel corso della sua carriera ha dimostrato in più occasioni di essere un fuoriclasse sul campo e poco professionale fuori dal terreno di gioco. Per la Juventus, sobbarcarsi una personalità del genere vorrebbe dire mettere a rischio la coesione e la serenità dello spogliatoio. Inoltre, il suo arrivo in bianconero avverrebbe comunque nel rispetto di alcune gerarchie di ruoli, con Tevez, Morata e Llorente che, per quanto dimostrato e per quanto investito, sarebbero comunque davanti all'attaccante della Nazionale. Colui che venne definito "una mela marcia" dal suo ex presidente Silvio Berlusconi, inoltre, sarebbe una bomba a orologeria gettata irresponsabilmente nello spogliatoio bianconero, vista la presenza del blocco juventino (Chiellini, Bonucci, Buffon) che, al Mondiale in Brasile dello scorso luglio, si scagliò contro di lui, incolpandolo, tra le righe, di grandi responsabilità per l'eliminazione della Nazionale. L'eventuale acquisto di Balotelli, inoltre, come quello di Sneijder, non sarebbe utile alla squadra in vista del momento clou della Champions League, manifestazione a cui il giocatore non potrebbe prendere parte in questa edizione, viste le presenze già fatte con la maglia del Liverpool.
