Calciomercato.com

  • Barbara contro Silvio per Thiago Silva: la guerra dei Berlusconi

    Barbara contro Silvio per Thiago Silva: la guerra dei Berlusconi

    Milan, è testa a testa Dedé-Silvestre in mezzo alla difesa .
    I rossoneri impegnati nelle ricerca del sostituto di Thiago Silva.
    Dalla cessione del brasiliano i soldi per due nuovi centrali: uno è Acerbi.
    (Gazzetta dello Sport)

    Thiago Silva spacca il Milan.
    Il sì alla cessione al Psg ha mandato su tutte le furie Barbara Berlusconi.
    Scontro con papà Silvio che spiega: "I conti vanno male, mi danno 46 milioni...".
    Il drastico risanamento dei conti presuppone l'intenzione di rendere il club più appetibile agli investitori stranieri.
    (Corriere dello Sport)

     

    Barbara in pressing sul padre, che resiste: "I conti vanno male". Non finirà come con Pato.
    Berlusconi toglie i dubbi alla figlia "Ci danno 46 milioni, vendo Thiago Silva".
    Fininvest sorride, il cuore dei milanisti invece sanguina, come quando venne dato il benservito a Kakà. Nessuna cessione eccellente può essere indolore, neppure se s’incassano 46 milioni di euro. L’affare Thiago Silva è un mix di emozioni miscelate a dubbi legittimi. La prima a non essere convinta dell’affare è stata proprio Barbara Berlusconi che ancora ieri si interrogava sui vantaggi reali di un’operazione che lei dice di aver osteggiato fin dall’inizio. L’interrogativo che rimbalza nella sua testa è il seguente: siamo sicuri di non fare la fine dell’Inter che quest’anno non è arrivata in zona Champions League? I soldi messi sul piatto dagli sceicchi fanno gola, ma se il Milan non riuscisse ad andare in Europa l’affare potrebbe rivelarsi un boomerang. Papà Silvio è al corrente di tutto, ma non ha fermato le grandi manovre parigine. Dicono che sia pressato dagli altri due figli (Marina e PierSilvio) ma soprattutto da chi gestisce le sue finanze. Il lodo Mondatori sta avendo effetti devastanti su tutte le sue aziende. E infatti ieri ha dichiarato: «I conti vanno male, per Thiago non ci posso fare niente, mi danno 46 milioni».

    Nessuno ha la sfera di cristallo e quindi il futuro è un’incognita. I giocatori rossoneri sono sgomenti, Cassano è stato il primo ad esporsi in maniera netta ma molti la pensano come lui, non solo Ibrahimovic. Galliani avrà tutto il tempo per rassicurare il gruppo, ma prima userà il pugno duro per far passare un concetto che è sfuggito troppe volte: non sono ammessi commenti sull’operato della società. La regola è già stata disattesa da Ibra e gli costerà cara in termini di multa, stessa sorte toccherà a Cassano e Boateng (su twitter: «Spero Thiago non parta, senza di lui sarebbe molto difficile»). Ieri però erano altri i pensieri dell’ad rossonero. È infatti sbarcato di buon ora a Parigi per incontrare Leonardo all’Hotel Bristol e lì è rimasto per buona parte della giornata, poi si è spostato nella sede del club per parlare con il presidente Al Khelaifi (oggi l’emiro andrà in Qatar) e infine ha rivisto Leo a cena. «Non sarà una trattativa lampo». Clausole, rialzi, bonus per far lievitare il prezzo. In serata l’accordo: 42 milioni più 4 di bonus al Milan, il prezzo è giusto dunque oggi arriverà l’ufficialità. Thiago Silva l’accordo già ce l’ha: 5 anni di contratto a otto milioni l’anno esclusi i bonus.

    Fare affari con gli amici è comunque più piacevole. Ancelotti e Leonardo rappresentano ancora un pezzo di Milan e forse non è casuale che siano venuti in soccorso dell’ex club in difficoltà. I tifosi però faticano ad accettare questo concetto. Prevale l’anima sportiva, quella che ha fatto sbottare Cassano e pure la mite Barbara. Non è una guerra di famiglia, ma qualcosa di simile. Lei, giovane e vogliosa di portare qualcosa di nuovo, pensava di poter influire sulle scelte del padre. Quanto ad Adriano Galliani, quello che gli è stato chiesto da Fininvest è portare a casa più soldi possibile. Questa è e sarà la sua missione. Poi gli chiederanno pure di vincere, ma almeno questo problema lo potrà dividere con Massimiliano Allegri.
    (La Stampa)


    Altre Notizie