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  • Barça e Inter '67:| Suarez 'Come noi, tremendo'

    Barça e Inter '67:| Suarez 'Come noi, tremendo'

    «Giocarsi una stagione in pochi giorni e perdere tutto ti dà una sensazione tremenda, una botta difficile da sopportare anche per giocatori esperti e vincenti». Luisito Suarez, campione della Grande Inter di Moratti, comprende bene i giocatori del Barcellona che in 72 ore hanno perso la sfida-campionato con il Real e la semifinale di Champions con il Chelsea, come 45 anni fa i nerazzurri di Helenio Herrera persero in pochi giorni la finale di Coppa Campioni contro il Celtic e lo scudetto in favore della Juve. «Nei primi momenti non ci si dà pace e si ripensa mille volte agli errori commessi - spiega Suarez all'ANSA - ma un professionista sa di dover guardare avanti e di poter conquistare altri traguardi. L'Inter di allora era in qualche modo alla fine di un ciclo, molti giocatori erano avanti con gli anni, mentre questo Barcellona fatto di giovani ha ancora tanto da vincere». Il centrocampista spagnolo che con i blaugrana e i nerazzurri ha vinto cinque campionati, due coppe Intercontinentali, due coppe Campioni e due coppe delle Fiere, ricorda così quei giorni del '67: «C'è da dire che allora le rose erano molto ridotte e noi si era piuttosto stanchi dopo una stagione dura. Io e Jair non giocammo nemmeno la finale di Coppa - sottolinea Suarez - e il Celtic prevalse nella ripresa. La delusione fu forte e nell'ultima gara di campionato perdemmo a Mantova, regalando lo scudetto alla Juve. Allora chi non vinceva lo scudetto o il torneo non era ammesso alla coppa Campioni, quindi quelle sconfitte senza appello segnarono un pò il destino della squadra, che fu smantellata». «Ora è diverso, la Champions è un torneo più accessibile - prosegue il Pallone d'oro 1960 - e il Barca avrà modo di rifarsi presto. La squadra c'è, è piena di fuoriclasse e giovani talenti. Con o senza Guardiola, tornerà sicuramente a vincere». Suarez peraltro sottolinea che i blaugrana hanno mostrato la corda soprattutto nella sconfitta di sabato corso contro il Real Madrid, mentre nella doppia sfida con il Chelsea «sono stati sfortunati e forse un pò presuntuosi». «Prendere un gol nel finale del primo tempo è stato un grave errore - ammette - e questo li ha innervositi, facilitando il compito del Chelsea. L'eliminazione dei blaugrana fa rumore, ma è anche questo il fascino del calcio, che secondo me nelle sfide 'dentro o fuorì raggiunge il massimo dell'attrattiva».

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