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  • Barça fatto in casa:| Inno all'indipendenza

    Barça fatto in casa:| Inno all'indipendenza

    Per un'ora in campo solo giocatori usciti dalla Cantera e 7 catalani.
    Il Barça e gli 11 fatti in casa: un inno all'indipendenza.
    Io sono un autarchico, solo che non è Nanni Moretti, è Tito Vilanova, l’allenatore del Barcellona che domenica, per un’ora, ha messo in campo solo giocatori usciti dalla cantera, l’accademia blaugrana.

    Era il sogno di Van Gaal, confessa Iniesta il giorno dopo la partita con il record di calciatori fatti in casa e festeggia tutto il sistema Barça perché con la squadra autoprodotta hanno ulteriormente staccato il Real Madrid (che di solito schiera solo due titolari usciti dalle giovanili). I rivali sono a 11 punti, i tifosi in delirio e la società trasuda legittimo orgoglio: non c’è più nemmeno bisogno di comprare i campioni se si ha la pazienza e la costanza di crescerli. L’idea iniziale arriva da Cruyff, genio del pallone che nel lontano 1978 ha suggerito al Barcellona di cambiare strada. In quell’anno hanno costruito La Masia, il college del calcio, la scuola del talento il posto da dove sono usciti Valdes, Montoya, Piqué, Puyol, Jordi Alba, Xavi, Busquets, Fabregas, Pedro, Messi e Iniesta. La formazione nata in Catalogna. Tra i titolari c’era l’intruso Valdes, ma si è infortunato (purtroppo seriamente, starà fuori quasi un mese) e da lì non c’è più stato spazio per gli stranieri. Solo che la scelta del giorno in cui osare non è sembrata casuale.


    Domenica in Catalogna si votava, elezioni anticipate dagli indipendentisti che volevano usarle come prova di separazione. Il voto è confuso, ma di certo ha scatenato i più convinti e il commento di Vilanova ha reso la coincidenza ancora più evidente: «Fieri di aver messo insieme sette catalani». Otto con lui. A completare l’opera la maglia da trasferta del Barcellona, concepita come una bandiera con i colori della regione. In pendant con le bandiere alle finestre delle città catalane. Un trionfo autoctono. Bravi per il lavoro sui ragazzi, ma attenti alla tentazione monocolore perché senza due dei tre extra, Messi e Iniesta (il terzo è Pedro), non sarebbe tanto semplice stare in testa alla Liga così.
     


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