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  • Barça-United, la finale dei sogni: Inter, ma come hai fatto a prendere 7 gol dallo Schalke?

    Barça-United, la finale dei sogni: Inter, ma come hai fatto a prendere 7 gol dallo Schalke?

    • Xavier Jacobelli

    La coincidenza non è casuale. Mentre il Manchester United liquida lo Schalke 04 e si riguadagna la seconda finale dei sogni con il Barcellona nelle ultime tre stagioni (Wembley, 29 maggio),  le società italiane continuano a litigare sui 200 milioni di euro di diritti tv ancora da assegnare. Recita testualmente il lancio Ansa: "La Corte di giustizia federale ha respinto il ricorso presentato da Juventus, Milan, Inter, Roma e Napoli tendente ad ottenere la sospensione dell'esecuzione e l'annullamento della delibera presa a maggioranza dalle altre 15 societa' di Serie A, che aveva fissato i parametri di individuazione dei bacini di utenza assegnandone la ricerca a tre istituti demoscopici. Le 5 Grandi del calcio italiano si erano opposte ai parametri relativi ai bacini d'utenza scelti nel corso dell'assemblea straordinaria della Lega Nazionale Professionisti Serie A del 15 maggio scorso. Nella battaglia sui diritti tv ballano circa 200 milioni di euro, cioe' il 25 % della torta derivante dalla vendita collettiva dei diritti tv 2010-11". Il Milan, per bocca dell'avocato Leandro Cantamessa, ha già annunciato che impugnerà il verdetto ed è pronto ad arrivare sino al Consiglio di Stato qualora anche il ricorso al Tar non avesse successo.

    Traduzione in italiano: le Cinque Grandi sostengono che la Legge Melandri, individuando la figura del "sostenitore" inquadrata nei bacini d'utenza, assegnerebbe 50 milioni di euro alla Juve, 40 all'Inter, 37 al Milan, meno di un milione di euro a Catania, Brescia, Parma, Chievo e Cesena. Le altre 15 squadre della serie A che non sono Juve, Inter, Milan, Roma e Napoli ribattono: bisogna conteggiare anche gli "appassionati", i "partecipanti" e i "simpatizzanti" contando anche le seconde squadre del cuore e gli ascolti tv. Così facendo, Juve, Inter e Milan perderebbero 10 milioni di euro a testa; Samp, Palermo, Udinese e Lecce raddoppierebbero le loro entrate. Il 16 maggio  si terrà l'assemblea di Lega e sarà lite sicura.

    Intanto, il calcio italiano rotola nella classifica Uefa, scavalcato dalla Germania e incalzato da Francia e Portogallo; perde la quarta squadra in Champions a partire dalla stagione 2012-2013; vive da malinconico spettatore il finale di stagione europeo; è incapace di pungolare la Casta della politica perchè approvi finalmente il disegno di legge sulla costruzione dei nuovi stadi a costo zero per il contribuente: il provvedimento giace da tre anni in qualche cassetto del Parlamento. Ovviamente, tutto questo mentre le nefandezze arbitrali hanno rimesso in circolo i soliti veleni, stavolta propalati in quantità industriale perchè il quarto posto, cioè il preliminare di Champions, fra annessi e connessi vale quasi 20 milioni di euro in caso di ingresso nella fase a gironi. A livello di club siamo sempre più comprimari in Europa, ma l'importante è fare finta di niente.

    Pensierino della sera: dopo avere visto in azione lo Schalke O4 a Gelsenkirchen e all'Old Trafford, rimediando complessivamente 6 gol dal Manchester United e segnandone solo 1, viene spontaneo chiedersi come abbia fatto l'Inter a farsi eliminare dai tedeschi. Con tutto il rispetto per la nona squadra nella classifica della Bundesliga, i campioni uscenti possono solo mangiarsi le mani per essere stati buttati fuori come sono stati buttati fuori. Certo, Mourinho è entrato in semiifnale e poi ha fatto di peggio. Ma è una magra consolazione. Vero, Inter?


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