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  • Barcellona 'rompe' con Messi e in Spagna si torna a parlare di cessione a giugno

    Barcellona 'rompe' con Messi e in Spagna si torna a parlare di cessione a giugno

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    Il volto di Leo Messi al termine della finale di Coppa del Re persa contro il Real Madrid è il ritratto esatto del momento del suo Barcellona: una squadra stanca, svuotata, che in una settimana ha chiuso un ciclo vincente di 5 anni. I tre ko consecutivi contro Atletico Madrid in Champions League, Granada in campionato e con le merengues hanno fatto evaporare tutti in un colpo i sogni di gloria di una stagione che verrà ricordata come una delle peggiori di sempre per chi è abituato a primeggiare sempre e comunque. E nel mirino della critica è finito pure lui, il Dio calcistico indiscusso a Barcellona...

    LEO NON CORRE PIU' - Dopo la contestazione di sabato scorso alla squadra di rientro da Granada, i tifosi blaugrana sono tornati ad attaccare i ragazzi del Tata Martino dopo il ko contro il Real Madrid e per la prima volta da quando veste quei colori è toccato anche a Messi ricevere i primi giudizi impietosi da parte dei propri tifosi. "Mercenari", così sono stati apostrofati i giocatori catalani reduci dalla battaglia del Mestalla e a Leo è stato imputato in particolare di non sudare abbastanza per la maglia che indossa, di non sacrificarsi abbastanza per una squadra in palese difficoltà, di cui lui è la stella numero 1 indiscussa e di cui dovrebbe essere trascinatore soprattutto adesso che le cose non vanno.

    IL GIALLO DEL RINNOVO - L'abulica prova contro l'Atletico di Simeone era diventata quasi oggetto d'indagine per i pochi chilometri percorsi da Messi in campo, poco più di quelli macinati dal portiere Pinto. E a Granada le cose non sono andate per niente meglio, come se il numero 10 argentino non avesse l'energia o la forza mentale per caricarsi sulle spalle il resto della squadra. Dietro un rendimento così deludente c'è solo un calo fisico amplificato dalla crisi di tutto il gruppo o trova fondamento il sospetto che la Pulce si stia risparmiando in vista del Mondiale brasiliano? Voci, rumors, indiscrezioni, così come quelle che riguardano il rinnovo di contratto a 18 milioni all'anno che a Barcellona è diventato un vero e proprio caso e che, nonostante le rassicurazioni della dirigenza, tarda ad arrivare. La prima crepa nel suo rapporto con i tifosi potrebbe essere il sentore di un amore non più incondizionato tra Messi e la sua gente, il primo segnale di un fisiologico distacco destinato a chiudersi con una cessione che in Spagna non viene più considerata una bestemmia calcistica.

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