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  • BARI ANNOZERO/7 – Bari e il calcioscommesse: il processo sportivo dell’estate 2013

    BARI ANNOZERO/7 – Bari e il calcioscommesse: il processo sportivo dell’estate 2013

    • Vincenzo Murgolo

    Nella scorsa puntata di “Bari Annozero” ci eravamo soffermati sul processo sportivo che nell’estate 2012 ha visto il Bari ed alcuni suoi ex tesserati coinvolti nel calcioscommesse. Nella puntata di oggi parleremo invece del secondo processo sportivo che ha visto imputata la società biancorossa ed alcuni suoi ex calciatori (anche se uno di loro, Francesco Caputo, fa ancora parte della rosa barese e ne indossa la fascia di capitano) la scorsa estate: l’indagine parte ancora una volta dalle inchieste della magistratura ordinaria barese, la quale inoltra le proprie carte alla Procura Federale per dare il via al processo sportivo. Al termine dei dibattimenti svoltisi davanti agli organi giudicanti della Federcalcio (Commissione Disciplinare in primo grado, Corte di Giustizia Federale in appello) i biancorossi patteggeranno una penalizzazione di un punto in classifica e un’ammenda pecuniaria di 25.000 euro, mentre gli ex tesserati biancorossi imputati saranno quasi tutti condannati, con la sola eccezione del centrocampista Nicola Strambelli (assolto al termine del processo di primo grado).

    9 gennaio 2013 – I carabinieri notificano a 36 soggetti l’avviso di chiusura delle indagini della Procura di Bari nell’ambito del cosiddetto filone “Bari-bis” del calcioscommesse. Gli avvisi di fine indagine, per la precisione, sono tre: nel primo viene contestato a 27 calciatori il reato di concorso in frode sportiva in relazione alle partite Bari-Treviso 0-1 dell’11 maggio 2008 e Salernitana-Bari 3-2 del 23 maggio 2009; nel secondo avviso di fine indagine viene contestato lo stesso reato a 6 calciatori in merito alle partite Bari-Sampdoria 0-1 del 23 aprile 2011 e Palermo-Bari 2-1 del 7 maggio 2011; nel terzo ed ultimo avviso di fine indagine viene contestato a tre capi ultrà baresi (già arrestati il 10 maggio 2012) il reato di concorso in violenza privata.

    27 febbraio 2013 – In attesa di conoscere i rinvii a giudizio della magistratura ordinaria in merito al filone d’indagine sopra citato, il Procuratore Federale Stefano Palazzi esprime il proprio ottimismo anche per quanto concerne il futuro processo sportivo: “Abbiamo un’indagine che a livello penale è terminata, quindi noi cercheremo di fare nel tempo più breve possibile”.

    25 maggio 2013 – Vengono rinviati a giudizio 24 ex calciatori baresi nell’ambito delle indagini sul calcioscommesse condotte dalla Procura della Repubblica di Bari; per tutti l’accusa è di frode sportiva. Le partite nel mirino dei magistrati sono:

    Bari-Treviso 0-1 dell’11 maggio 2008

    Salernitana-Bari 3-2 del 23 maggio 2009
    Bari-Sampdoria 0-1 del 23 aprile 2011
    Palermo-Bari 2-1 del 7 maggio 2011

    Rimangono esclusi dalle indagini penali gli ex calciatori biancorossi Paulo Vitor Barreto (nel frattempo passato al Torino), Alessandro Gazzi (anch’egli passato al Torino) e Andrea Ranocchia (passato all’Inter), l’ex dirigente Luciano Tarantino e l’ex allenatore Antonio Conte; in attesa che inizi il processo penale, tuttavia, l’attenzione si sposta sull’ambito sportivo.

    4 giugno 2013 – Acquisite ancora una volta le carte dalla magistratura ordinaria, il Procuratore Federale Stefano Palazzi rende noti i deferimenti per il processo sportivo che partirà il 4 luglio 2013 davanti alla Commissione Disciplinare. Le partite sotto inchiesta sono:

    Bari-Treviso 0-1 dell’11 maggio 2008

    Salernitana-Bari 3-2 del 23 maggio 2009

    Rimangono fuori dal procedimento, invece, le altre due partite incriminate dalla magistratura ordinaria, visto che quelle partite erano state (insieme ad altre) oggetto del processo sportivo celebratosi nell’estate precedente. I soggetti deferiti, invece, sono i seguenti:

    Paulo Vitor Barreto, all’epoca dei fatti calciatore del Bari, per omessa denuncia
    Nicola Belmonte, all’epoca dei fatti calciatore del Bari, per illecito sportivo
    Raffaele Bianco, all’epoca dei fatti calciatore del Bari, per illecito sportivo
    Massimo Bonanni, all’epoca dei fatti calciatore del Bari, per illecito sportivo

    Simone Bonomi, all’epoca dei fatti calciatore del Bari, per illecito sportivo
    Francesco Caputo, all’epoca dei fatti calciatore del Bari, per illecito sportivo
    Simone Cavalli, all’epoca dei fatti calciatore del Bari, per omessa denuncia
    Corrado Colombo, all’epoca dei fatti calciatore del Bari, per illecito sportivo
    Cosimo D’Angelo, all’epoca dei fatti dirigente della Salernitana, per illecito sportivo
    Daniele De Vezze, all’epoca dei fatti calciatore del Bari, per illecito sportivo
    Mariano Donda, all’epoca dei fatti calciatore del Bari, per omessa denuncia
    Mark Edusei, all’epoca dei fatti calciatore del Bari, per illecito sportivo
    Marco Esposito, all’epoca dei fatti calciatore del Bari, per illecito sportivo
    Luca Fusco, all’epoca dei fatti calciatore della Salernitana, per illecito sportivo
    Gianluca Galasso, all’epoca dei fatti calciatore del Bari, per omessa denuncia
    Massimo Ganci, all’epoca dei fatti calciatore prima del Bari (stagione 2007/08) e poi della Salernitana (2008/09), per illecito sportivo
    Alessandro Gazzi, all’epoca dei fatti calciatore del Bari, per omessa denuncia
    Jean-François Gillet, all’epoca dei fatti calciatore del Bari, per illecito sportivo
    Stefano Guberti, all’epoca dei fatti calciatore del Bari, per illecito sportivo
    Vitali Kutuzov, all’epoca dei fatti calciatore del Bari, per illecito sportivo
    Santiago Ladino, all’epoca dei fatti calciatore del Bari, per omessa denuncia
    Davide Lanzafame, all’epoca dei fatti calciatore del Bari, per illecito sportivo
    Giovanni Marchese, all’epoca dei fatti calciatore del Bari, per omessa denuncia
    Andrea Masiello, all’epoca dei fatti calciatore del Bari, per illecito sportivo
    Alessandro Parisi, all’epoca dei fatti calciatore del Bari, per illecito sportivo
    William Pianu, all’epoca dei fatti calciatore del Treviso, per illecito sportivo
    Ivan Rajcic, all’epoca dei fatti calciatore del Bari, per illecito sportivo
    Nicola Santoni, all’epoca dei fatti calciatore del Bari, per illecito sportivo
    Vincenzo Santoruvo, all’epoca dei fatti calciatore del Bari, per illecito sportivo
    Vitangelo Spadavecchia, all’epoca dei fatti calciatore del Bari, per illecito sportivo
    Christian Stellini, all’epoca dei fatti calciatore del Bari, per omessa denuncia
    Nicola Strambelli, all’epoca dei fatti calciatore del Bari, per illecito sportivo
    La società Bari per responsabilità oggettiva, con le aggravanti dell’effettiva realizzazione degli illeciti contestati e della pluralità degli illeciti stessi

    Rimangono fuori dal procedimento Ranocchia e Conte, le cui posizioni vengono archiviate dal Procuratore Federale e per i quali era stata ipotizzato un deferimento per omessa denuncia.

    4 luglio 2013 – Come da calendario, inizia il processo sportivo davanti alla Commissione Disciplinare presieduta da Sergio Artico. In apertura di dibattimento vengono accolte le istanze di patteggiamento presentate dai seguenti imputati:

    Paulo Vitor Barreto: 3 mesi e 10 giorni di squalifica e un’ammenda di 10.000 euro

    Simone Cavalli: 4 mesi di squalifica
    Marco Esposito: 1 anno e 8 mesi
    Alessandro Gazzi: 3 mesi e 10 giorni di squalifica e un’ammenda di 40.000 euro
    Davide Lanzafame: 1 anno e 4 mesi di squalifica e un’ammenda di 40.000 euro
    Giovanni Marchese: 3 mesi e 10 giorni di squalifica e un’ammenda di 10.000 euro
    Andrea Masiello: 3 mesi e 15 giorni di squalifica, che vanno ad aggiungersi alle sanzioni inflittegli cui era stato condannato in altri procedimenti sportivi, e un’ammenda di 20.000 euro
    Christian Stellini: 6 mesi di squalifica, che vanno ad aggiungersi alle sanzioni inflittegli cui era stato condannato in altri procedimenti sportivi
    Nicola Santoni: 9 mesi di squalifica, che vanno ad aggiungersi alle sanzioni inflittegli cui era stato condannato in altri procedimenti sportivi
    Bari: penalizzazione di 1 punto in classifica (da scontare nella stagione successiva) e un’ammenda di 25.000 euro

    Accolte le istanze di patteggiamento, la Commissione opta per lo stralcio della posizione dell’ex centrocampista del Bari Mark Edusei: quest’ultimo, infatti, è risultato impossibilitato a presenziare al dibattimento e così i giudici hanno deciso di stralciarne la posizione processuale. Archiviato il capitolo relativo alle istanze di patteggiamento, inizia il dibattimento vero e proprio e il Procuratore Federale Stefano Palazzi formula le proprie richieste:

    Nicola Belmonte: 3 anni e 6 mesi di squalifica

    Raffaele Bianco: 3 anni e 6 mesi di squalifica
    Massimo Bonanni: 3 anni e 6 mesi di squalifica
    Simone Bonomi: 3 anni e 6 mesi di squalifica
    Francesco Caputo: 3 anni e 6 mesi di squalifica
    Corrado Colombo: 3 anni e 6 mesi di squalifica
    Cosimo D’Angelo: 5 anni di inibizione con proposta di radiazione
    Daniele De Vezze: 3 anni e 6 mesi di squalifica
    Mariano Donda: 9 mesi di squalifica
    Luca Fusco: 3 anni e 6 mesi di squalifica
    Gianluca Galasso: 3 anni e 9 mesi di squalifica
    Massimo Ganci: 4 anni di squalifica
    Jean-François Gillet: 4 anni di squalifica
    Stefano Guberti: 3 anni e 6 mesi di squalifica
    Vitaly Kutuzov: 3 anni e 6 mesi di squalifica
    Santiago Ladino: 9 mesi di squalifica
    Alessandro Parisi: 3 anni e 6 mesi di squalifica
    William Pianu: 3 anni e 6 mesi di squalifica
    Ivan Rajcic: 3 anni e 6 mesi di squalifica
    Vincenzo Santoruvo: 3 anni e 6 mesi di squalifica
    Vitangelo Spadavecchia: 3 anni e 6 mesi di squalifica
    Nicola Strambelli: 3 anni e 6 mesi di squalifica

    16 luglio 2013 – A dodici giorni di distanza dal dibattimento, la Commissione Disciplinare emette i seguenti verdetti:

    Nicola Belmonte: 6 mesi di squalifica per omessa denuncia
    Raffaele Bianco: 3 anni e 6 mesi di squalifica per illecito sportivo
    Massimo Bonanni: 6 mesi di squalifica per omessa denuncia

    Simone Bonomi: 3 anni e 6 mesi di squalifica per illecito sportivo
    Francesco Caputo: 3 anni e 6 mesi di squalifica per illecito sportivo
    Corrado Colombo: 6 mesi di squalifica per omessa denuncia
    Cosimo D’Angelo: 4 anni di squalifica per illecito sportivo
    Daniele De Vezze: 3 anni e 6 mesi di squalifica per illecito sportivo
    Mariano Donda: 6 mesi di squalifica per omessa denuncia
    Luca Fusco: 3 anni e 6 mesi di squalifica per omessa denuncia
    Gianluca Galasso: 3 anni e 7 mesi di squalifica per illecito sportivo e omessa denuncia
    Massimo Ganci: 4 anni di squalifica per illecito sportivo
    Jean-François Gillet: 3 anni e 7 mesi di squalifica per illecito sportivo e omessa denuncia
    Stefano Guberti: 3 anni e 6 mesi di squalifica per illecito sportivo
    Vitali Kutuzov: 3 anni e 6 mesi di squalifica per illecito sportivo
    Santiago Ladino: 6 mesi di squalifica per omessa denuncia
    Alessandro Parisi: 3 anni e 6 mesi di squalifica per illecito sportivo
    Ivan Rajcic: 3 anni e 6 mesi di squalifica per illecito sportivo
    Vincenzo Santoruvo: 3 anni e 6 mesi di squalifica per illecito sportivo
    Vitangelo Spadavecchia: 6 mesi di squalifica per omessa denuncia
    William Pianu: assolto
    Nicola Strambelli: assolto

    26 luglio 2013 - A dieci giorni dalle sentenze emesse dalla Disciplinare, inizia il processo d’appello davanti alla Corte di Giustizia Federale presieduta da Gerardo Mastrandrea. In questa sede vengono discussi sia i ricorsi presentati dai soggetti condannati in primo grado che quelli presentati dal Procuratore Federale contro i proscioglimenti decisi dall’organo presieduto da Sergio Artico.

    27 luglio 2013 – La Corte di Giustizia Federale emette la sentenza d’appello:

    Nicola Belmonte: 6 mesi di squalifica per omessa denuncia

    Raffaele Bianco: 6 mesi di squalifica per omessa denuncia
    Massimo Bonanni: 6 mesi di squalifica per omessa denuncia
    Simone Bonomi: 3 anni e 6 mesi di squalifica per illecito sportivo
    Francesco Caputo: 3 anni e 6 mesi di squalifica per illecito sportivo
    Corrado Colombo: 3 mesi di squalifica per omessa denuncia
    Cosimo D’Angelo: 4 anni di squalifica per illecito sportivo
    Daniele De Vezze: 3 anni e 6 mesi di squalifica per illecito sportivo
    Mariano Donda: 6 mesi di squalifica per omessa denuncia
    Luca Fusco: 3 anni e 6 mesi di squalifica per omessa denuncia
    Gianluca Galasso: 3 anni e 7 mesi di squalifica per illecito sportivo e omessa denuncia
    Massimo Ganci: 4 anni di squalifica per illecito sportivo
    Jean-François Gillet: 3 anni e 7 mesi di squalifica per illecito sportivo e omessa denuncia
    Stefano Guberti: 3 anni e 6 mesi di squalifica per illecito sportivo
    Vitali Kutuzov: 3 anni e 6 mesi di squalifica per illecito sportivo
    Santiago Ladino: 6 mesi di squalifica per omessa denuncia
    Alessandro Parisi: 3 anni e 6 mesi di squalifica per illecito sportivo
    Ivan Rajcic: 3 anni e 6 mesi di squalifica per illecito sportivo
    Vincenzo Santoruvo: 3 anni e 6 mesi di squalifica per illecito sportivo
    Vitangelo Spadavecchia: 6 mesi di squalifica per omessa denuncia
    William Pianu: 3 anni e 6 mesi di squalifica per illecito sportivo

    La sentenza emessa dall’organo presieduto da Gerardo Mastrandrea, come si può notare, conferma gran parte dei verdetti emessi dalla Disciplinare in primo grado ma presenta alcune novità: viene accolto il ricorso del Procuratore Federale Palazzi contro l’assoluzione dell’ex difensore del Treviso William Pianu, con quest’ultimo che si vede infliggere 3 anni e 6 mesi di squalifica per illecito sportivo; l’ex difensore del Bari Raffaele Bianco, condannato in primo grado a 3 anni e 6 mesi di squalifica per illecito sportivo si vede derubricare l’imputazione in omessa denuncia e ridurre la squalifica dagli originari 3 anni e 6 mesi a 6 mesi; l’ex attaccante biancorosso Corrado Colombo si vede ridurre la squalifica per omessa denuncia da 6 mesi a 3; l’ex dirigente della Salernitana Cosimo D’Angelo, infine, si vede ridurre l’inibizione da 5 anni a 4. Da notare che Palazzi, in sede di dibattimento di fronte ai giudici d’appello, non aveva presentato ricorso contro l’assoluzione decisa dalla Disciplinare per l’ex calciatore del Bari Nicola Strambelli.

    A questo punto però accade qualcosa di strano: regolamenti alla mano, con la pubblicazione delle motivazioni delle sentenze emesse dalla Corte di Giustizia Federale i vari soggetti condannati potrebbero presentare i propri ricorsi presso il TNAS, organo giudicante facente capo al CONI nonché ultimo grado di giudizio della giustizia sportiva; le motivazioni, tuttavia, vengono divulgate dalla stessa Corte con un ritardo che a molti appare strano e che non permette a molti dei tesserati di presentare il proprio ricorso in tempi brevi.

    18 settembre 2013 – Francesco Caputo, attaccante e capitano del Bari condannato a 3 anni e 6 mesi di squalifica dalla Corte di Giustizia Federale, presenta il proprio ricorso al TNAS.

    29 ottobre 2013 – La mancata divulgazione delle motivazioni della squalifica di 3 anni e 6 mesi inflitta a Caputo fa slittare la decisione del TNAS, inizialmente prevista tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre: la decisione dell’organo facente capo al CONI slitta così ai primi giorni di gennaio 2014.

    31 ottobre 2013 – Il TNAS si riunisce per analizzare il ricorso presentato dai legali di Jean-François Gillet, condannato sia in primo grado che in appello a 3 anni e 7 mesi di squalifica per illecito sportivo e omessa denuncia: i legali del portiere belga, nella loro memoria difensiva, puntano tutto sulla derubricazione delle imputazioni in una semplice omessa denuncia relativa alla partita Salernitana-Bari 3-2 del 23 maggio 2009; la prossima udienza di fronte al tribunale è prevista per il 15 novembre, mentre il lodo dovrebbe essere emesso entro dicembre. Da tener presente, infine, che i tempi del lodo relativo a Gillet saranno più brevi rispetto a quelli di Caputo dal momento che per il portiere belga attualmente in forza al Torino le motivazioni della sentenza emessa dalla Corte di Giustizia Federale sono state già rese note.

     


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