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  • Bari, allarme stipendi:| La cordata ultima spiaggia

    Bari, allarme stipendi:| La cordata ultima spiaggia

    • D.L.

    La speranza è che si tratti di un arrivederci a prestissimo. La realtà, invece, è che ad un mese dal termine del campionato, il Bari ha già abbandonato la serie A. Acquisita la retrocessione matematica, scatta ufficialmente l'operazione futuro. Sula quale, però, persistono le ombre del presente. A cominciare dall'allarme stipendi, visto che la proprietà non sembra - almeno oggi - nelle condizioni di pagare ai calciatori entro il 15 maggio le mensilità del trimestre gennaio/marzo 2011. Il presidente Vincenzo Matarrese ha chiesto alla squadra di andargli incontro. Come? Accettando in alcuni casi decurtazioni dell'ingaggio, propedeutiche a una ricezione immediata dei compensi, oppure una spalmatura dei contratti maggiormente onerosi. Allo stato attuale, e senza la disponibilità dei calciatori ad assecondare le proposte del club, il Bari sarebbe in grado di onorare una sola mensilità. E quindi, in previsione del prossimo campionato di serie B, rischierebbe una penalizzazione. Perciò diventa ancora più importante capire come si svilupperà la trattativa con i potenziali neo-soci: un lavoro che richiederà tempo, impegno e dedizione. Perché il club biancorosso ha bisogno sia di sostegno sul piano economico, sia di una ristrutturazione complessiva su quello organizzativo.

    La situazione, comunque, sarà affrontata immediatamente. Entro domani entrerà nel vivo il negoziato per l'eventuale acquisizione di quote societarie da parte degli imprenditori De Gennaro, Guastamacchia e Ladisa. Gli acquirenti incontreranno la proprietà biancorossa che sarà rappresentata dall'avvocato Giuseppe Matarrese, anche se non è da escludere la presenza di altri esponenti della famiglia da 34 anni al vertice del club. Al summit parteciperà pure Domenico De Bartolomeo, già azionista del Bari al 10%, nonché mediatore dell'affare. Inizialmente, l'oggetto dell’incontro avrebbe dovuto riguardare tutti gli aspetti relativi alla società, mettendo a confronto le proposte degli acquirenti con le richieste della proprietà. Sembra, invece, che le parti si siano accordate per un dialogo che verterà essenzialmente sul merito contrattuale della trattativa. Si parlerà, pertanto, della vendita delle quote societarie. Ad ognuno dei tre imprenditori interessati potrebbe essere richiesto un esborso di circa 2-2,5 milioni per acquisire un 15-20% del club. Prezzi, tuttavia, suscettibili di variazioni, poiché non dovrebbe essere considerata rigida la valutazione del Bari, al momento stimato dalla proprietà attorno ai 35 milioni.

    Il vertice dovrà partorire conclusioni certe. Occorrerà, in pratica, verificare se ed eventualmente chi tra gli acquirenti farà parte della società. Un passo imprescindibile per appurare le risorse su cui si potrà contare a breve termine. Onerosi, infatti, sono gli obblighi da ottemperare fino a fine stagione. Tra i quali incombe il pagamento della prima trimestralità del 2011 ai calciatori (esborso pari ad oltre 5 milioni), da saldare entro il prossimo 15 maggio. Se si raggiungerà un'intesa, che al momento appare difficile, scatterà parallelamente la seconda fase della trattativa. Quella, cioè, dedicata alla ristrutturazione del club. Un passo obbligatorio secondo la visione degli acquirenti che intendono preservare il proprio investimento ottenendo risultati tangibili. Toccherà, pertanto, a consulenti e legali l'arduo compito di concordare innanzitutto la forma da dare alla società (De Gennaro proponeva una new-co separando la vecchia gestione dalla nuova, ma la proprietà pare di diverso avviso) che in ogni caso dovrà passare dall'attuale conduzione di stampo familiare ad una gestione prettamente manageriale. Ecco perché sarà fondamentale la scelta di un professionista del settore calcio cui sarà affidata la direzione del club: il nome più gettonato resta quello dell'ex dg del Napoli, Pierpaolo Marino. La società, inoltre, dovrà dotarsi di una struttura flessibile, pronta ad accogliere altri investitori in corso d'opera, come auspica Domenico De Bartolomeo, a patto che vada a buon fine l'ingresso dei primi tre imprenditori. Intanto, il ds Angelozzi sta lavorando sulla vendita dei giocatori da cui occorrerà ricavare linfa vitale per il futuro.

    (Corriere del Mezzogiorno - Edizione Puglia)

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