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  • Bari, gaffe Matarrese|: Quei rigori del 1983...

    Bari, gaffe Matarrese|: Quei rigori del 1983...

    • D.L.

    Quando l'aneddoto diventa pericoloso. La consegna delle chiavi della città a Jean Francois Gillet, nuovo recordman di presenze nel Bari, ha riservato un 'rischioso' siparietto a causa di alcune dichiarazioni rilasciate dal presidente biancorosso Vincenzo Matarrese. Il patron dei galletti, infatti, ricordando la coincidenza di un rigore sbagliato da Giovanni Loseto ed il suo avvento alla presidenza del club, ha riportato d'attualità il campionato 1982-83, quando il Bari retrocesse in C1 malgrado dieci rigori a favore e nonostante al vertice del club ci fosse Antonio Matarrese (che alla fine di quel campionato lasciò le redini della società proprio a Vincenzo), all'epoca anche presidente di Lega. Una coincidenza che secondo il quotidiano Tuttosport metterebbe in evidenza l'influenza di Antonio Matarrese sulla classe arbitrale del tempo. Una tesi non condivisa dall'As Bari che, pur non diffondendo comunicati ufficiali, considera 'liberamente interpretate nella forma e nella sostanza' le parole del massimo dirigente del club, che mai avrebbe fatto riferimenti ad eventuali ascendenti di suo fratello sugli arbitri.

    In realtà, gli stessi numeri sembrerebbero escludere una fantomatica 'calciopoli biancorossa'. Il numero di penalty a favore (su 18 giornate la media è di uno ogni tre gare e mezzo) non costituisce affatto un record (che, invece, appartiene al Milan con 18 tiri dal dischetto ottenuti nel 1950-51). Per di più, il Bari riuscì nell'impresa di sbagliarne addirittura sei. Evitando tali errori, in effetti, i biancorossi avrebbero totalizzato quattro punti in più, sufficienti ad evitare la retrocessione. Ad ogni modo, pur escludendo un'inutile caccia alle streghe, permane una certa eco delle parole di Matarrese che ieri circolavano sui siti internet. 'Per colpa di Loseto mi sono ritrovato a capo del Bari. Lui sbagliò un rigore decisivo tra i tanti che ricevemmo e fallimmo nell'anno in cui Antonio era presidente di Lega. Scendemmo in C1 e lui lasciò a me il club'. Insomma, un contenuto un po' infelice. Anche se la buona fede non è in discussione.

    (Corriere del Mezzogiorno - Edizione Puglia)

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