Laureato in Scienze Politiche a indirizzo politico-amministrativo, Garzelli dal 1992 è iscritto all'Elenco Speciale dei Direttori Sportivi della Federazione Italiana Giuoco Calcio e dal 2003 consulente Tecnico d’Ufficio del Tribunale in materia di applicazione della Legge 91/81 sul professionismo sportivo.
Calciatore professionista dal 1967 al 1984, è stato Direttore Generale dell’Associazione Calcio Siena Spa, Direttore Generale della Pescara Calcio Spa, responsabile Generale Aree del Piacenza Football Club Spa, Direttore Generale dell’Associazione Sportiva Livorno Calcio Srl. Numerose gli incarichi professionali da docente in master sportivi e come ralatore di manifestazioni internazionali.

Matarrese: 'Avevamo bisogno di una figura professionale che, in questo momento storico, segua attentamente le vicende del Bari. Sapete che molto è cambiato a livello normativo e per quanto riguarda i capitoli di spesa. Ecco che, considerati i miei impegni imprenditoriali, ho voluto qualcuno che stabilmente fosse presente. Dobbiamo fare meglio nel futuro e quindi occorreva un professionista serio come Garzelli. E' una persona che conosco da molti anni e di cui sono sicuro si parlerà bena anche a Bari'.

 Garzelli: 'Trovare società e dirigenti con una sensibilità sportiva è difficile. Ho avuto l'onore di essere chiamato da questa società e da questo presidente che incarna proprio questa sensibilità di cui parlo. Credo che una società di calcio non possa essere vista come scatola a compartimenti stagni. E' un team come la squadra stessa. Fermo restando le competenze, dove ci deve essere chiarezza, all'interno è ovvio dobbiamo avere una comunicazione costante. In questo, la mia figura è quella di coordinare le varie attività della società. Cercando di migliorare alcune aree dove occorronno esigenze maggiori. Ho firmato per due anni, ma quando entro in una società lo faccio come se non dovessi più uscirne. E' un atteggiamento mentale e professionale che significa non porsi dei limiti temporali e cercare di svolgere al meglio i propri compiti. Altrimenti i progetti sarebbero fatti in modo precario'.