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  • Bari si spacca per il ritorno di Cassano

    Bari si spacca per il ritorno di Cassano

    Il ritorno di Antonio Cassano a Bari spacca la città. D’altronde FantAntonio sia in campo sia fuori non è mai stato tipo da mezze misure: o lo ami o lo detesti. Come è solito dire proprio il fantasista di Barivecchia «Chi nasce tondo non può morire quadrato». Impossibile cambiare. La pazza idea del presidente Antonio Cosmo Giancaspro di riportarlo in biancorosso è stata il principalre argomento nella città barese. In ogni angolo del capoluogo, dall’aereoporto in zona Palese al lungomare Imperatore Augusto, passando per i vicoli storici del centro sino a piazza Mercantile la domanda era la stessa: «Cassano torna davvero?». E sui social è già polemica, come si legge sulla Gazzetta dello Sport

    PRO ANTONIO - Lo sponsor principale al Cassano-bis al San Nicola è proprio il presidente Giancaspro, che vuole regalare alla tifoseria un grande campione per riaccendere l’entusiasmo e puntare con decisione alla Serie A. Chi meglio del figliol-prodigo di Barivecchia? Un calciatore dalla classe straordinaria, in grado ancora di fare la differenza in B e spostare gli equilibri. La Sampdoria ieri ha comunicato l’elenco ufficiale della rosa con i rispettivi numeri di maglia: impossibile non notare l’assenza del numero 99. Un segnale definitivo di come Cassano non rientri più nei piani del presidente Ferrero. Nei prossimi giorni andrà in scena il faccia a faccia fra l’attaccante e la dirigenza blucerchiata: inevitabile l’addio, con tanto di possibile buonuscita sui 700mila euro di stipendio. Dal punto di vista economico, poi, il Bari è pronto con un pool di sponsor a coprire l’ingaggio di FantAntonio per rendere possibile il ritorno. Favorevole anche il tecnico che lanciò Cassano in Serie A e considerato dallo stesso calciatore il suo padre calcistico, Eugenio Fascetti: «Antonio se ha voglia di giocare fa ancora la differenza su una gamba sola. Se torna a Bari, lo fa perché è convinto di essere un valore aggiunto per la sua città. Riportare il Bari in A sarebbe l’ultima grande sfida della sua carriera. A casa sua non può sbagliare». 

    NO A CASSANO - Sui social network, però, la maggioranza dei tifosi baresi ha votato no al ritorno di Cassano. Un rifiuto dettato in parte dalle delusioni del passato. In molti non gli hanno perdonato il fatto di aver più volte rinnegato il legame con la sua città natale, preferendo a più riprese l’adottiva Genova. Inoltre pesa come un macigno sul pensiero dei tifosi il rifiuto di un anno e mezzo fa, quando Cassano preferì restare sei mesi svincolato dopo essersi liberato dal Parma in fallimento, piuttosto che ritornare in biancorosso. Da «Restatene a Genova» a «Non ti vogliamo» sino a commenti ancor più coloriti sul fisico «rotondo», in tanti si sono schierati contro il deja-vu. Il rapporto viscerale con Bari è sempre stato altalenante, d’amore e odio. Un affetto travolgente a inizio carriera che però spesso ha rischiato di soffocarlo. Inoltre da qualche anno Cassano con la moglie Carolina Marcialis e i figli hanno messo su casa in Liguria e sembra difficile staccare Antonio dagli affetti per un nuovo trasloco. 

    ALTRE TRATTATIVE - Intanto il Bari continua a lavorare sul mercato. Ufficializzato Basha (biennale), i pugliesi hanno mollato la presa per Vives (Torino). Il d.s. Sogliano insiste per Furlan (Ternana) e aspetta la risposta dell’Inter per il prestito di Di Gennaro

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