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  • Barimania:| L'esempio del Bologna

    Barimania:| L'esempio del Bologna

    Al culmine della vergogna, forse è meglio prendere lezioni da qualcuno. Il Bari è ultimo in classifica da un bel pezzo, pertanto esempi dovrebbe assumerne da tutte e 19 le compagini che lo precedono (e non di poco). Ce n'è una, però, che in questo frangente può costituire un modello ideale: il Bologna. La compagine felsinea, infatti, è stata davvero encomiabile per moralità, tenacia, forza di reagire alle avversità, spirito di collaborazione. In campo e fuori. Il Bologna ha lottato e vinto quando l'Italia intera già scriveva i titoli di coda sulla sua storia sportiva. I giocatori si sono impegnati allo spasimo pur non prendendo lo stipendio da mesi. La città si è stretta attorno alla squadra evitandone il fallimento e partendo con un progetto forse ancora da limare, ma certamente degno di nota.

    Ecco, a Bari sarebbe bello che accadesse tutto ciò. A meno di miracoli inimmaginabili, il torneo dei galletti non offre molti altri spunti di cronaca: la retrocessione è ormai un dato acquisito. Otto gare di campionato, però, non sono affatto poche. E una resa incondizionata sarebbe l'ennesima beffa di una stagione inqualificabile. L'invito alla squadra, pertanto, è di onorare una maglia troppo spesso vituperata e infangata. Di rispettare una società che, fino a prova contraria, ha sempre pagato gli emolumenti. Di non umiliare ulteriormente una tifoseria che ha sopportato l'insopportabile. Questo, per quanto concerne il campo. Ma l'auspicio è che l'esempio Bologna valga anche nella costituzione di una nuova società.

    La famiglia Matarrese è stanca, e la mazzata ricevuta in questo torneo ha probabilmente atterrato gli entusiasmi in maniera definitiva. Ora tocca alla città dimostrare l'amore per la squadra di calcio. Gli imprenditori locali stanno provando ad avvicinarsi al progetto. Ma ora occorre passare ai fatti. Servono nuove idee, una conduzione più manageriale e meno familiare, una solidità che porti il Bari a scendere dall'ascensore per stabilizzarsi in serie A. E' comprensibile che imbarcarsi in un'avventura così complessa presenti alcuni rischi. Ma Bari è una città che sa ricambiare impegno ed affetto. Gli stessi Matarrese hanno tratto fortuna e prestigio (almeno in gran parte della loro parabola) attraverso la conduzione del club. Perciò, coraggio. Per un ideale comune si possono anche superare dissapori e diversità di vedute. Qui c'è bisogno di tornare a vincere. E senza un'unione di forze tra tutte le componenti della città del pallone il rischio di ricadere in un lungo oblio è davvero concreto.

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