Addio formica atomica. Il sogno inseguito per quasi due mesi dai tifosi del Bari è svanito nella tarda serata di ieri, quando è giunta la notizia dell'accordo tra Parma e Juventus per il passaggio di Sebastian Giovinco agli emiliani. Un duro colpo per il popolo biancorosso, che a lungo ha pregustato il piccolo fantasista stella del San Nicola. Il problema, però, non è soltanto psicologico, ma soprattutto tecnico. Il ds Angelozzi ed il tecnico Ventura hanno più volte ribadito che se non fosse arrivato Giovinco, non si sarebbe cercato un altro puntello. In effetti, trovare un giocatore con le rare caratteristiche del fantasista piemontese non è facile. Si è sussurrato il nome di Giovanni Dos Santos, ma forse è meglio non imbarcarsi in un'altra illusione impossibile.

Ad ogni modo, la scelta di non intervenire dalla cintola in su, resta opinabile. Il problema, infatti, è che ci sono due reparti nell'organico biancorosso sotto osservazione (in realtà sarebbero tre comprendendo la difesa, ma Angelozzi ha assicurato che un centrale arriverà). Ovvero, quello degli esterni offensivi e l'attacco. Giovinco, con la sua capacità di fare movimento e svariare sull'intero fronte offensivo, avrebbe probabilmente colmato entrambi. Anzi. Avrebbe anche concesso a Ventura la variante del trequartista. Un'opzione cui, tuttavia, si può anche rinunciare affidandosi al collaudato 4-4-2 che tante gioie ha dato lo scorso anno. A tal proposito, attualmente Ventura conta su quattro ali: Alvarez, Rivas, Romero e D'Alessandro. Una batteria che racchiude alcune incognite data la fragilità fisica di Rivas e la giovane età di Romero e D'Alessandro. Tuttavia, se proprio è faticoso reperire un altro esterno di talento, all’intrigante poker può anche essere concessa fiducia.

Diverso il discorso dell'attacco, dove campeggia l'incognita Ghezzal. Ventura, finora, non ha mai schierato l'algerino da punta pura, utilizzandolo da esterno sinistro. Difficile comprendere se la scelta è stata dettata dal ritardato arrivo di Romero e D'Alessandro oppure da una reale convinzione tattica. Se, però, il motivo fosse quest'ultimo, sarebbe indispensabile reperire sul mercato un partner di Barreto. Una lacuna che, all'occorrenza, avrebbe potuto colmare proprio Giovinco, ma che adesso resta scoperta. Né l'attuale parterre di attaccanti lascia del tutto tranquilli, poiché, oltre Barreto e Ghezzal, in rosa ci sono Kutuzov (reduce dal brutto infortunio al tendine d'Achille ed ancora in fase di recupero), Castillo (opaco lo scorso anno, nonché giunto a 35 anni) e Caputo (giovane promettente, ma tutto da verificare in serie A).

Se davvero per Giovinco si sarebbe fatto uno sforzo, perché non compiere comunque un sacrificio (magari anche a cifre minori) per regalare a Ventura una punta che completi le alternative nel reparto avanzato? Scandagliando il mercato, si può certamente trovare un attaccante affidabile e, magari, anche in grado di accendere la fantasia dei tifosi. Che, a loro volta, sono molto più pronti a sognare constatando la solidità del progetto pur senza le magie di Giovinco.