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  • Barimania| Non si muove una foglia

    Barimania| Non si muove una foglia

    • Davide Lattanzi
    Calma piatta. In teoria il Bari dovrebbe rimboccarsi le maniche e tuffarsi a capofitto in un mercato in cui sarà imprescindibile sfoltire un organico fin troppo corposo, ma anche apportare opportune modifiche alla rosa di Ventura. E soprattutto sarebbe opportuno stringere le trattative per Almiron e Barreto prima che la loro conferma diventi impossibile a causa di eventuali aste, pronte a scatenarsi sui due gioielli del campionato appena terminato. Ed invece, in casa biancorossa, non accade nulla di tutto ciò. E non potrebbe essere diversamente visto che manca il direttore sportivo. E' davvero arduo comprendere il motivo della latitanza societaria nel colmare una lacuna talmente importante. Eppure l'addio di Perinetti era nell'aria da almeno un paio di mesi. Difficile capire a che punto sia arrivata la cernita per individuare il nuovo responsabile di mercato. Può darsi che la nomina di Guido Angelozzi, il nome più caldo in assoluto in virtù di un solido rapporto con il tecnico Ventura, vada soltanto formalizzata. Ma è anche possibile che la non memorabile esperienza del manager siciliano a Lecce, ovvero proprio nel covo degli eterni rivali dei galletti, stia inducendo alla prudenza la famiglia Matarrese, onde evitare una rivoluzione di piazza. Condivisibile, per certi versi, l'atteggiamento guardingo della proprietà. Tuttavia, ci sono domande che non trovano risposta. Perché non orientarsi subito su un ds che metta tutti d'accordo? In fondo, il ritorno in A e la brillante stagione disputata, dovrebbero rendere Bari meta ambita. E ancora. Perché i cosiddetti 'nomi pesanti' (si parla di Foschi, ma senza grande convinzione) non sono presi in seria considerazione? Un dirigente dal comprovato pedigree, infatti, renderebbe meno amara agli occhi dei tifosi la separazione da Perinetti. Il rischio, ad ogni modo, è che la scelta slitti addirittura a metà della settimana prossima. Quando, cioè, le situazioni di Almiron (nel mirino del Genoa e della Sampdoria, qualora si sbloccasse il passaggio di Palombo alla Juventus) e Barreto (attratto dagli ingaggi della Premier League) potrebbero essersi complicate. Confermare il regista e l'attaccante di riferimento è imprescindibile, soprattutto se si considera la certa partenza di Bonucci e quella probabile di Ranocchia. Non si può rinunciare, pertanto, né ad Almiron, né a Barreto. Perché non sarebbe facile rimpiazzarli a prezzi accessibili e perché entrambi hanno caratterizzato in maniera troppo evidente il gioco biancorosso. Scegliere di privilegiare una strada a scapito di un'altra sarebbe un grosso errore. La speranza è che, una volta colmato il vuoto relativo al ds, tutto possa procedere speditamente e con successo. Il tempo stringe. E la pazienza della piazza, attualmente in fase attendista, potrebbe superare i limiti. Non sarebbe un peccato rovinare il feeling pubblico-squadra ricostruito con tanta fatica?

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