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  • Barimania:| La sosta porta serenità

    Barimania:| La sosta porta serenità

    • Davide Lattanzi

    Stavolta la sosta giunge proprio a puntino. Se la prima pausa del campionato aveva fermato il Bari lanciato dalla vittoria sulla Juventus, questo secondo stop consente ai biancorossi di prendere ossigeno da tutti i punti di vista: fisico, mentale, persino numerico. L'inspiegabile sconfitta di Genova aveva scosso notevolmente l'ambiente. Forse si era creato anche un eccessivo pessimismo. Per chi conosce bene il Bari, tuttavia, è stato difficile accettare un rovescio maturato in condizioni che avrebbero dovuto esaltare i biancorossi, in vantaggio di un uomo per oltre un tempo e con invitanti spazi utili ad esaltare i velocisti di Ventura. Ad ogni modo, soprattutto nel calcio, è inutile piangere sul latte versato.

    Le due settimane prive di impegni ufficiali saranno propedeutiche al recupero definitivo di uomini reduci da vari acciacchi. Gente come Belmonte e Salvatore Masiello si è rivista a Marassi dopo quasi un mese. Inevitabile, pertanto, che i due terzini pagassero dazio. A Genova è mancato pure Raggi, che avrà la possibilità di smaltire una fastidiosa pubalgia. E ancora. Dovrebbe rimettersi al passo anche Rivas, come sempre perseguitato da noie muscolari. Insomma, alla ripresa delle ostilità, Ventura dovrebbe avere a disposizione l'intera rosa. L'eccezione riguarda Kutuzov, nuovamente alle prese con problemi al tendine d'Achille operato lo scorso anno. Sarà bene monitorare attentamente le condizioni del bielorusso. Perché se i suoi problemi non si risolvessero a breve, a gennaio l'ingaggio di una punta (comunque consigliabile) diverrebbe indispensabile.

    La sosta, però, servirà anche a ricaricare le batterie sul piano mentale. Il Bari per costituzione, età media e caratteristiche caratteriali dei singoli, non è in grado di sopportare ingenti pressioni. Che probabilmente si sarebbero riversate sul gruppo di Ventura se fosse sceso in campo a pochi giorni dalla sconfitta in Liguria. In tal modo, la piazza potrà smaltire le scorie della delusione, mentre la squadra potrà rasserenarsi, a patto di mantenere alte concentrazione ed adrenalina. Non solo. Questi giorni senza calcio daranno modo all'intero pianeta biancorosso di entrare nelle pieghe di un campionato imprevedibile e, pertanto, foriero di trappole ad ogni tappa. Ebbene, in un simile contesto, sarà bene ricordarsi che la salvezza potrebbe essere più ardua dello scorso campionato, nel quale il Bari mai fu realmente coinvolto nella lotta per non retrocedere.

    Perciò, da una parte è indispensabile creare lo sfondo ideale per conservare l'imprescindibile patrimonio della serie A. Dall'altra, Gillet e compagni dovranno rendersi conto che in questo pazzo torneo i punti persi per strada valgono doppio. Occorre munirsi immediatamente di quel furore agonistico e di quella cattiveria sotto rete che a Genova sono in parte mancati. La ripresa vedrà la truppa di Ventura opposta alla Lazio, nel posticipo domenicale. Un San Nicola che presenti un colpo d'occhio speciale potrebbe infondere coraggio a Barreto e compagni per tentare lo sgambetto alla capolista. Se l'impresa riuscisse, in un sol colpo sparirebbero le nubi che in questi giorni hanno addensato il cielo barese.

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