Un gesto vile ed una situazione ancora più grave. La bomba carta esplosa sotto l'abitazione del presidente Matarrese ha avuto l'effetto di scoperchiare il classico vaso di Pandora. Tutte le verità che covavano sotto la cenere sono deflagrate insieme al petardo che giustamente ha spaventato il presidente del Bari. Un atto gravissimo, da condannare in tutte le sedi. Perché nemmeno la delusione più forte si può sfogare con la violenza. Una vigliaccata in piena regola, insomma. Ma proprio per la bassezza dell'accaduto, è altrettanto grave che l'effetto scaturito sia stato l'annuncio dei reali problemi della gestione societaria. In seguito allo spavento, il presidente Matarrese ha ammesso le difficoltà economiche nella gestione della società biancorossa. Non solo. Ha pubblicamente chiesto aiuto per garantire ai galletti un futuro più solido di quello attuale. Un accorato appello non solo lecito, ma da prendere seriamente in considerazione da parte delle istituzioni e dell'imprenditoria cittadina.

Tuttavia, una domanda è lecita. Perché farsi vivi solo adesso? Non sarebbe stato meglio chiedere una mano, ad esempio, al termine dello scorso campionato, quando si era ancora in tempo per allestire una squadra in grado di centrare comodamente la permanenza? Ad ogni modo, sarà il caso che la proprietà biancorossa prosegua il percorso della chiarezza. Se non è possibile mantenere il Bari ad alti livelli, sarà opportuno mostrarsi possibilisti sia all'eventualità di allargare la compagine sociale, sia a quella di passare definitivamente il testimone. In entrambi i casi, comunque, si attendono concreti segni di collaborazione da parte dell’imprenditoria locale. Non bisogna dimenticare che la squadra di calcio è un bene comune, ma - ad onor del vero - per il momento in pochi hanno mostrato reale interesse nel sostegno di un patrimonio così prezioso.

In un simile contesto, in cui regna molto caos e ben poche certezze, quasi passano in secondo piano le vicende sportive. Che raccontano di una squadra sempre più ultima e solo in classifica. I distacchi dalla zona permanenza aumentano: oggi la salvezza sarebbe un autentico miracolo. Eppure, in un modo o nell'altro, bisognerà rimboccarsi le maniche per tentare l'impresa. Perché solo la permanenza in serie A garantirebbe un futuro più o meno certo al club biancorosso. Con la serie B tutto sarebbe in discussione, e il rischio di doversi clamorosamente ridimensionare diverrebbe concreto. La situazione di disagio sottolineata da Vincenzo Matarrese in un frangente di sgomento e disagio, insomma, si tramuterebbe nella contingenza con cui confrontarsi ogni giorno.