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  • Bayern Monaco-Atletico Madrid, l'analisi: la tattica di Simeone ammutolisce il monologo di Guardiola

    Bayern Monaco-Atletico Madrid, l'analisi: la tattica di Simeone ammutolisce il monologo di Guardiola

    • Fryderyk Ognissanti
    E' una partita dai due volti, che va analizzata distinguendo nettamente tra il primo ed il secondo tempo.
    Il Bayern si schiera con un 4-2-3-1 molto offensivo, in cui Neuer gioca in porta, la linea difensiva la compongono Lahm, Boateng, Martinez e Alaba, Vidal e X.Alonso giocano davanti alla difesa, Ribery Muller e D.Costa si muovono alle spalle di Lewandowski.

    In fase di possesso, ossia per la maggior parte del primo tempo, Alaba si alza molto, e spesso si sovrappone a Ribery, sia internamente che esternamente.
    Lahm sulla destra è sempre molto alto, spesso più alto di D.Costa.
    X.Alonso arretra costantemente sulla linea di Boateng e Martinez per avere libertà di impostare la manovra, compito che condivide con Boateng, molto propenso all'impostazione con lanci lunghi.
    Vidal interdice costantemente gli sterili tentativi di ripartire dell'Atletico. In avanti Ribery è sicuramente il più attivo, proponendo sempre scatti e dribbling che creano la superiorità numerica. Lewandowski è sempre il punto di riferimento in avanti, mentre D.Costa e Muller entrano ed escono dalla partita alternando buone giocate a momenti di pausa.

    L'Atletico Madrid nel primo tempo si schiera con un 4-4-2 in cui il portiere è Oblak, i difensori sono Juanfran, Gimenez,Godin e Filipe Luis, i centrocampisti Saul,Gabi,Fernandez e Koke, gli attaccanti Griezmann e Torres.
    I cardini di questa squadra sono Oblak in porta, Godin in difesa Gabi a centrocampo. Oltre a questi è sempre molto attivo Koke. Bene anche Filipe Luis.

    Come dicevo il primo tempo è quasi un monologo Bayern, che attacca costantemente e si fa pericoloso a più riprese, all'11' con Lewandowski che spizzica di testa un cross D.Costa, al 13' con Ribery che si accentra e passa a Vidal che tira bene dai 30 metri.
    L'atletico risponde con un paio di tiri di Gabi, al 5' e al 14'.
    E' ancora Bayern al 17' con un altro tiro da fuori di Vidal, ed al 20' con un occasione creata da un lancio in verticale di Boateng ed un assist di Muller per il solito Lewandowski. Para Oblak.
    L'Atetico prova ad invertire gli esterni alti a più riprese nell'arco del primo tempo, ma non riesce ad arginare il gioco del Bayern.
    Godin è un baluardo in difesa, e repinge quasi tutto. Quando non  c'è lui è Oblak a tenere in vita la squadra, come al 23' su tiro di Ribery e sulla respinta corta ripresa da Lewandowski.
    Koke e Gabi tentano di tenere alta la squadra, ma non possono da soli contenere la forza del Bayen, che arriva al tiro al 27' con Lahm, e conquista una punizione dal limite, con Alaba, al 29'. Il tiro di X.Alonso è deviato da Gimenez e spiazza Oblak. 
    Uno a zero Bayern.
    Dopo tre minuti ancora Gimenez trattiene Martinez in occasione di un calcio d'angolo. Rigore. Tira Muller e para Oblak.
    Godin negli ultimi dieci minuti diviene un muro e respinge tutte le azioni degli avversari.

    Il secondo tempo è un altra partita, grazie ai cambi tattici di Simeone, che inserisce Carrasco per Fernandez, e cambia volto alla sua squadra, disegnando un 4-1-4-1 che da equilibrio alla partita.
    La difesa rimane immutata, Saul si posiziona davanti alla difesa, Koke e Gabi giocano da interni di centrocampo e danno spessore al reparto, che riesce così a contrastare gli attacchi degli avversari.
    Carrasco e Griezmann giocano rispettivamente a sinistra e a destra, Torres diventa il punto di riferimento in avanti.
    In questo modo Simeone riesce a tenere meglio anche fasce.
    Sulla sinistra costringe Lahm a stare più basso, perchè su quella fascia spingono sia  Filipe Luis che Carrasco, sostenuti da Koke.
    Sulla destra Griezmann sostiene spesso Juanfran, in difficoltà su Ribery. Quando però l'atletico riparete, Alaba non è  così attento a rientrare, e ne approfitta Griezmann al 53' che su un lancio dalla difesa chiude l'uno-due con Torres e si presenta davanti a Neuer, tiro e goal dell'uno a uno.
    Fino al 60' l'Atletico tiene il campo e arriva ancora al tiro, con Juanfran, dopo una bella discesa sulla sinistra di Filipe Luis.
    Nell'ultima mezz'ora ritorna a prendere campo la squadra di Guardiola, che sposta il baricentro della squadra, alzando X.Alonso a fianco di Vidal e riprendendosi così il centrocampo. Alaba e Boateng si alzano spesso a sostenere l'azione. Dai lanci di quest'ultimo ne derivano occasioni per il Bayern al 62'  ed al 64'.
    Al 66' Oblak para il tiro di X. Alonso, e al 69' quello di Lewandowski.
    Al 72' esce D.Costa ed entra Coman.
    Due minuti dopo Alaba si sovrappone a Riberry, che lo serve in profondità. Cross, sponda di Vidal e goal di Lewandowski, per il    2-1 Bayern.
    L'ultimo quarto d'ora i tedeschi cercano di alzare il ritmo di gioco, ma a parte qualche spunto di Coman, e del solito Ribery, non riescono ad essere molto incisivi.
    Anzi, è per i giocatori di Simeone l'ultimo sussulto: al 82' Carrasco  spizzica un rilancio della difesa, Torres si infila in area e viene steso da Martinez. L'arbitro fischia il rigore, anche se il fallo avviene fuori area. Comunque Torres si fa parare il tiro da Neuer.
    La partita finisce senza ulteriori emozioni, grazie all'esperienza degli spagnoli che riescono a contenere la furia finale dei ragazzi di Guardiola.

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