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Beckham compie 42 anni: dalle magie su punizione all'Unicef FOTO

Beckham compie 42 anni: dalle magie su punizione all'Unicef FOTO

  • Stefania Accosa
Elegante dentro e fuori dal campo, David Beckham ha affascinato un’intera generazione. Nato a Londra il 2 maggio 1975, raggiunse affermazione e consacrazione con la maglia del Manchester United, sotto l’ala di Alex Ferguson. Esordì con i Red Devils nel 1992 e da allora iniziò la sua irrefrenabile scalata all’olimpo dei giocatori di maggior talento.

SOPRAVVALUTATO? - Mai sopra le righe, mai una parola fuori posto, ma una presenza che metteva soggezione agli avversari. Molti lo hanno però definito un giocatore “sopravvalutato”, la cui bellezza metteva in ombra le qualità calcistiche. Eppure non si può negare che possedesse doti tecniche incredibili, e che le sue punizioni potenti e incisive abbiano fatto storia: Il portiere che lo vedeva prendere la rincorsa sapeva già che il pallone avrebbe superato la barriera, andandosi a infilare nel sette a una velocità superiore alla media. Uno dei maestri del free kick per eccellenza: per lui ben 65 (sì esatto 65) punizioni dirette andate a segno in carriera. Difficile sceglierne una per bellezza. Si va da quella realizzata in pieno recupero contro la Grecia il 6 ottobre 2001 (e che permise la qualificazione degli inglesi ai Mondiali del 2002), passando per la magistrale punizione realizzata contro il Cadice in Liga con la maglia del Real Madrid (2006), al gol segnato da 50 metri al Wimbledon nel 1996, ovviamente con i Red Devils. 

HA VINTO OVUNQUE - Anche i numeri parlano per il centrocampista inglese che giocava da ala destra: 85 reti realizzate in 8 anni con i Red Devils (in 394 presenze), squadra con la quale conquista anche una Champions League nel 1998-1999. È inoltre il primo giocatore inglese ad aggiudicarsi il campionato in quattro Paesi diversi: Inghilterra (Manchester United) Spagna (con il Real Madrid), USA (con i Los Angeles Galaxy) e Francia (con il Paris Saint Germain). Per lui anche un’esperienza in Italia con il Milan con 29 presenze, tra il 2009 e il 2010, dove non potenziò il suo già ricco palmarés. Con la maglia della sua Nazionale ha invece presenziato in 115 gare mettendo a segno 17 reti, e partecipando a ben tre edizioni dei Mondiali.

LUCI SENZA OMBRE - Beckham non vinse mai il pallone d’oro, ma si classificò secondo nel 1999, e Pelé lo ha inserito per le sue doti nella Fifa 100, lista dei migliori giocatori di sempre. Per lo “Spice Boy” (com’è stato rinominato visto il matrimonio con una delle Spice Girls Victoria) non esistono ombre nella sua lunga carriera. L’unica potrebbe risalire ai mondiali del 1998, quando venne espulso contro l’Argentina per un calcio rifilato a Diego Simeone. L’attuale tecnico dell’Atletico ha però rivelato di aver volutamente accentuato il contatto per indurre all’errore l'arbitro Nielsen.

UNICEF E BENEFICENZA - Nella memoria, pensando a Beckham restano le sue giocate raffinate, i suoi gol, i suoi assist calcolati al millimetro. Tutti gli appassionati conoscono Sognando Beckham, ma pochi sanno quali siano i sogni di David oggi, giorno in cui la stella inglese compie 42 anni. Concentrato sulla famiglia, ora il suo obiettivo è fare la differenza nel mondo del volontariato. Da quando nel 2013 abbandonò il calcio, ha proseguito in modo ancor più partecipato il suo ammirevole percorso nella beneficenza, fornendo aiuto all’Unicef, anche prestando il suo volto al fine di sensibilizzare le persone su tematiche che vanno dalla lotta all’Hiv alla denuncia delle violenze su minori. 

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