Defrel-Belotti, destini incrociati tra Torino e Palermo
Torino e Palermo, Defrel e Belotti. Due società, due attaccanti, due operazioni da chiudere, strettamente legate fra loro. La situazione è questa: ai rosanero piace il francese; ai granata piacciono sia il francese, sia l'italiano. Se i siciliani prenderanno Defrel, libereranno l'azzurrino e lo prenderanno i granata. Se invece Cairo farà suo il quasi ex Cesena, Zamparini si terrà stretto Belotti. Ma c'è dell'altro, perchè l'imprenditore friuliano è alla caccia di punte sudamericane da affiancare a Franco Vazquez, gente in grado di raccogliere l'eredità di Paulo Dybala, dunque a un certo punto - se riuscisse a trovare la quadratura tecnica ed economica - potrebbero risultargli superflui e l'uno e l'altro.
Un pensiero espresso in maniera complessa per una situazione abbastanza semplice, quella di due club legati da un paio di trattative comuni, dipendenti l'una dall'altra. Defrel attualmente costa un po' meno di Belotti: la richiesta di Foschi, ds del Cesena, è di 6 milioni, quella di Zamparini di 7, entrambe potrebbero essere limate di 500.000 euro circa. Le caratteristiche dei due sono molto diverse: contropiedista il primo, uomo d'area il secondo, ma la duttilità di Quagliarella e Maxi Lopez permette a Ventura di vagliare entrambe le scelte. La terza opzione sembra restare ormai sullo sfondo: il riferimento è ad Abel Hernandez, guarda caso ex rosanero, per le richieste troppo costose dell'Hull City.
I due attaccanti si alternano nella corsa al Torino, un giorno il primo sopravanza il secondo di qualche metro, il giorno seguente l'elastico cambia le posizioni. Oggi, per esempio, è Belotti ad aver compiuto qualche passo in più verso il Piemonte: questo proprio perché il Palermo si sarebbe avvicinato a Defrel, superando il Toro. Discorsi che, evidentemente, rimangono strettamente legati, e che entro una decina di giorni al più tardi saranno risolti: Ventura vuole tassativamente la terza punta entro la seconda parte del ritiro estivo. Un dato positivo, per lui e per il club, c'è: tanto Belotti quanto Defrel hanno espresso gradimento per la piazza. L'accordo con i giocatori non è un problema, bisogna trovare "solo" quello con le società titolari dei rispettivi cartellini.
