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  • Beneventomania: il tempo è il nemico da battere
Beneventomania: il tempo è il nemico da battere

Beneventomania: il tempo è il nemico da battere

  • Massimiliano Mogavero
Improvvisamente la scalata sembra diventata meno complicata. Effetto della prova d'orgoglio offerta dal Benevento contro la regina del campionato, contro quel Napoli che nella gara d'andata aveva tramortito i giallorossi e che stavolta invece ha dovuto faticare più del previsto per portare a casa i tre punti che valgono il controsorpasso sulla Juventus. Sconfitta con onore la truppa di De Zerbi, che pure nel derby mette in campo buone intenzioni a fronte di risultati insufficienti, ma che nonostante l'ennesima sconfitta, qualche segnale di riscossa pure riesce a lanciarlo. Un segnale prima a se stessi e poi al mondo esterno: la Strega c'è e non intende mollare prima del dovuto.

Il problema però è che, sebbene la prestazione contro il Napoli sia stata confortante, il percorso che porta alla salvezza resta lungo e periglioso, e con poche pochissime opportunità per recuperare il terreno perso. Insomma, il Benevento ha ancora davanti a sé un Everest da scalare, una cima che ha le strisce rossoblù del Crotone lungo il crinale. Tredici punti è il ritardo dal quartultimo posto che varrebbe la permanenza in categoria, da colmare nelle 15 giornate che restano da qui alla fine della stagione. 

E' evidente, quindi, che il più grande nemico della Strega è il tempo. Per scuotere un destino finora avaro serve veramente un miracolo, uno scatto salvezza poderoso che possa rimettere in corsa i giallorossi. Magari gli uomini di De Zerbi non ci riusciranno, ma sicuramente ci proveranno, raccogliendo il segnale lanciato dalla società che, per le operazioni di mercato portate a termine a gennaio, ha fatto capire di non avere alcuna intenzione di alzare bandiera bianca, almeno fino a quando avrà il conforto della matematica. Tentare il tutto per tutto, salvare la faccia, giocarsela veramente: è questo l'obiettivo da qui al termine della stagione. Riuscirci non sarebbe un premio di consolazione

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