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  • Berlusconi, Balotelli e le 'cose che non si possono più fare'. Ma che Silvio farà

    Berlusconi, Balotelli e le 'cose che non si possono più fare'. Ma che Silvio farà

    • Gianluca Minchiotti

    "Non c’è nessuna trattativa, non possiamo più fare quelle spese. Di certo è stata interpretata male una mia frase, ovvero: - Balotelli non è un sogno. Io non lo sogno di notte -. Non c’è nessuna trattativa in corso. Assolutamente. E queste cose non si possono più fare". Silvio Berlusconi dixit, Milanello, 8 dicembre 2012.  

    "Queste cose non si possono più fare". Una frase da tenere a memoria e da rispolverare al momento giusto, il 1° febbraio 2013, il giorno dopo la chiusura del calcio mercato invernale. Perché l'uomo ormai ha deciso, e sempre ieri lo ha detto chiaramente: "Torno in politica per vincere". E per provare a vincere le elezioni politiche (che con tutta probabilità si terranno a febbraio), gli servirà anche un Milan forte e in prima pagina per tutto il mese di gennaio. In passato è sempre stato così, e tutto lascia credere che lo sarà ancora.

    E quindi, in barba ai bilanci, al fair-play finanziario e alle dolorose cessioni di Ibrahimovic e Thiago Silva, il Milan a gennaio farà un grande colpo, che molto probabilmente sarà proprio Mario Balotelli. E a farlo, agli occhi dell'opinione pubblica, sarà il suo presidente onorario, magari anche con un forte esborso personale extra budget. Bypassando la famiglia (che invece desidera uno sganciamento dal Milan) e la logica. Ma la logica, in questa fase convulsa della vita dell'ex Premier, che con un ultimo colpo di scena vorrebbe riportare al governo un partito, il Pdl, che Ferruccio De Bortoli sul Corriere ha giustamente paragonato alla zattera della Medusa di Gericault, la logica, dicevamo, ha già cambiato casa da un bel pezzo.

    E quindi Balotelli sia. E a proposito del neopapà SuperMario, come appreso da Calciomercato.com da fonti vicine ad alcuni piccoli azionisti del Milan, fra questi ultimi il nome dell'ex punta dell'Inter non riscuoterebbe un grandissimo successo. Il timore è quello che un carattere esuberante come quello dell'attaccante del Manchester City possa creare problemi in uno spogliatoio che già sta facendo fatica a ritrovare i suoi equilibri dopo l'addio di quasi tutti i senatori. Ma sempre negli stessi ambienti, circola anche una certezza: che alla fine Silvio il grande regalo 'elettorale' al suo Milan lo farà, e che molto probabilmente sarà Balotelli.

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