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  • Bernardo Silva, l'Italia nel suo destino

    Bernardo Silva, l'Italia nel suo destino

    • Andrea Distaso
    E' un Monaco da paura quello che, dopo aver schiantato il Marsiglia per la seconda volta in meno di due mesi, vola in testa alla Ligue 1 in compagnia del Nizza e con 3 punti di vantaggio sul Paris Saint Germain. Numeri spaventosi quella della banda Jardim, che non viaggiava a questi ritmi dalla stagione 2003/2004 (14 vittorie dopo le prime 20 giornate) e con un potenziale offensivo impressionante. Sono 60 i gol realizzati sino ad oggi, 3 di media a partita, che diventano 86 sommandoli a quelli segnati in Champions League, Coppa di Francia e Coupe de la Ligue: nessuno nei 5 principali campionati europei viaggia su questi ritmi.

    DA BAKAYOKO A BERNARDO SILVA - Sembra passata un'era geologica dalla scorsa annata, quando la formazione del Principato aveva avuto bisogno di una stagione intera per segnare così tanto e la fluidità di gioco era ben diversa. Questione di sincronismi che hanno bisogno di tempo per essere affinati, questione di autostima e di una fisiologica maturazione di un gruppo con molti giovani. Da Jemerson a Almamy Touré, passando per Bakayoko, Lemar, Bernardo Silva e Mbappé, sono tanti i talenti esplosi nel Monaco e di questi il più pronto per recitare una parte da protagonista su palcoscenici più importanti è il fantasista portoghese classe '94.

    L'ITALIA NEL DESTINO? - La Juventus ha più volte sguinzagliato i suoi osservatori per prendere nota delle prestazioni dell'ex Benfica, pagato poco meno di 16 milioni di euro e blindato fino a giugno 2020 da una clausola rescissoria da 30 milioni di euro. Valutazione giudicata troppo alta per un calciatore fino allo scorso anno di non semplicissima collocazione tattica, ma cresciuto a dismisura negli ultimi 12 mesi. Trequartista, esterno offensivo da 4-3-3 o 4-2-3-1 ma anche playmaker in certe fasi della gara: un centrocampista a tutto tondo, che al di là dei 7 gol e 6 assist messi sin qui a referto, si sta dimostrando un leader di rara personalità. La sua prossima missione è riportare a casa un titolo che manca da 17 anni e interrompere l'egemonia del PSG prima di valutare un futuro in un campionato più prestigioso e probante, con l'Italia che rimane ancora nei suoi pensieri.

     

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