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  • Bianchi su Stramaccioni:| 'Una Ferrari a un esordiente'

    Bianchi su Stramaccioni:| 'Una Ferrari a un esordiente'

    Ex tecnico di Inter e Roma, Ottavio Bianchi è intervenuto durante la trasmissione “La città nel pallone” sui 99.8 di RadioIes, per parlare del big match della seconda giornata. Ecco le sue parole:

    Su Inter-Roma?

    “E’ prematuro parlare di cosa sarà, perché di solito le squadre si analizzano dopo 4-5 partite di campionato. Si è vista una Roma che gioca un bellissimo calcio e che potrà competere con tutte le squadre, poi se potrà vincere o conseguire un risultato importante si vedrà”.

    Su Totti?

    “Se sta bene fisicamente non ha problemi, tecnicamente nessuno lo mette in dubbio. Mi auguro possa correre come ieri per tutta la stagione, ma mi sembra difficile”.

    Meriti Roma o demeriti inter?

    “Un po tutte e due. I campionati si vincono con una buonissima organizzazione difensiva. L’Inter ha cambiato molto e si vede che si sta ancora assestando, questo si potrebbe dire anche per la Roma che però è più avanti sui meccanismi di gioco e dell’auto convinzione”.

    Su Florenzi e Destro?

    “Con i giovani bisogna avere pazienza. I vecchi maestri non si accontentavano di una partita, ma li facevano giocare per tre. Bisogna perdonare degli errori e non si deve essere intransigenti. Zeman è adatto a farli crescere, perché ha carisma ed esperienza necessaria”.

    Su Stramaccioni?

    “Non lo conosco, non posso dare giudizi su di lui. Penso però che una Ferrari non la dai mai ad un esordiente, ma a della gente che ha già fatto esperienza in altre serie. Ai miei tempi si faceva tanta gavetta, poi capita che la dai in mano ad un giovane e vengono i risultati”.

    La Roma può rientrare nella lotta per le prime 3?

    “E’ un bel gruppo, secondo me si staccano Juve e Napoli che hanno qualcosa in più anche dal punto di vista dell’organico. Poi è chiaro che se le due davanti rallentano, quelle che seguono possono fare un bel campionato”.

    Sugli arbitri?

    “E’ la solita cosa. Bisognerebbe anche dargli una mano, ma forse loro non vogliono neanche perché gli atteggiamenti in campo sono quelli di prima. Gli dobbiamo dare la possibilità di sbagliare senza fare tutto questo clamore: come sbaglia il centravanti, il centrocampista e il difensore, sbagliano anche loro. Ogni fallo viene evidenziato dai giocatori in maniera eccessiva. Chi si lamenta sono sempre le grandi squadre che dovrebbero stare zitte, le piccole subiscono sempre. Il gioco del calcio è bellissimo se ognuno rispetta il ruolo degli altri”.

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