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  • Biglia: 'Lazio? Non mi aspetto una bella accoglienza. Io fragile? Non è vero'

    Biglia: 'Lazio? Non mi aspetto una bella accoglienza. Io fragile? Non è vero'

    • Andrea Distaso, inviato a Milanello
    Prima conferenza stampa da giocatore del Milan per Lucas Biglia, a due giorni dalla sfida da grande ex all'"Olimpico" contro la Lazio. Il regista argentino, rientrato dagli impegni con la nazionale, ha affrontato diversi argomenti, a partire dagli obiettivi della sua nuova squadra e dal suo passato.

    "Sono felice di tornare a Roma e giocare contro la Lazio, il rammarico è di non essere riusciti a vincere molti trofei. Anche per questo ho scelto un progetto ambizioso come quello del Milan. Sono qui per lavorare, per migliorare, per portare la squadra in fondo a tutte le competizioni.
    Sto bene, ho recuperato dall'infortunio, sono pronto a mettermi a disposizione dell'allenatore. Qui, come nell'Argentina, ci sono attaccanti forti e lavorerò col mister per rendere al meglio. Quando sono arrivato qui e ho avuto la possibilità di incontrare un grande campione del Milan del passato come Gattuso, il mio primo pensiero è stato subito di mettermi a lavorare per riportare la squadra a quei livelli".

    ​"Chi è il compagno che più mi ha impressionato? Sicuramente Cutrone per la carica e l'entusiasmo che ha. Locatelli? E' un altro giovane con grande qualità, può crescere ancora molto e diventare un grandissimo giocatore". Su Bonucci: "E' importante per me giocare con un compagno del suo livello alle spalle, che può aiutarmi ad esprimermi al meglio. Calhanoglu? E' un ragazzo con molta qualità, che si sta sforzando innanzitutto per imparare la linguan italiana ed integrarsi al meglio nel gruppo. Sta provando un nuovo ruolo, lui era abituato a giocare più avanti. Sta dando tutto per adattarsi, ma con il tempo riuscirà a farlo perché ha una qualità tecnica importante".

    Un parere sulla Lazio: "E' una squadra forte, è rimasta forte. Lo si è visto nella Supercoppa vinta contro la Juventus. E' una formazione compatta, solida, un avversario temibile. ​Che accoglienza mi aspetto dai miei ex tifosi? Non sarà una situazione semplice, so che potrei essere fischiato e contestato, ma non cambia il mio sentimento nei confronti della Lazio". Su Simone Inzaghi: "Simone ha dimostrato di essere un grandissimo allenatore. E' una persona con cui ho avuto un grandissimo rapporto e gli auguro sempre il meglio, perché abbiamo lavorato alla grande insieme".

    ​Sull'accusa di essere un giocatore fragile: "Sono voci che iniziano a darmi fastidio, perchè anche nel passato campionato ho avuto pochi infortuni muscolari, molto sono stati di natura articolare o traumatica. Se un avversario mi dà un colpo e mi si gira la caviglia, io che posso farci? Non credo che si possa dire che sono un giocatore fragile".

    ​Sul Milan da scudetto: "E' presto per dire se siamo pronti per questo traguardo. Aspettiamo marzo-aprile per vedere dove saremo arrivati, a che livello saremo dopo aver lavorato in questi mesi sul campo. Il grande mercato che c'è stato da solo non basta. Favorita per il titolo? La Juventus".

    ​Su Bonucci: "E' importante per me giocare con un compagno del suo livello alle spalle, che può aiutarmi ad esprimermi al meglio. Calhanoglu? E' un ragazzo con molta qualità, che si sta sforzando innanzitutto per imparare la linguan italiana ed integrarsi al meglio nel gruppo".

    ​Ancora sugli obiettivi di squadra e i primi contatti col Milan: "La società mi ha fatto capire che è fondamentale qualificarsi alla Champions League, poi vedremo dove saremo a marzo-aprile. I risultati non arrivano da soli, ma soltanto tramite il lavoro sul campo. I primi contatti con Fassone e Mirabelli risalgono a ottobre-novembre scorsi, mi ha stupito da subito il progetto ambizioso del club. Prima di arrivare in Europa, ho visto giocare le finali di coppa Intercontinentale contro il Velez. Poi ci ho giocato contro nel 2006 e nel 2012-13. San Siro è sempre stato un sogno. Dalla prima volta sono passati 11 anni. E' bello esser ora qui​".

    ​Su Pirlo e la coesistenza con Montolivo: "Pirlo per me è un modello nel mio ruolo in campo, un idolo, ho sempre provato una grande emozione nell'affrontarlo da avversario. Per me era come un supereore per un bambino. Spero di riuscire a fare il suo percorso. Montolivo? Possiamo giocare assieme, lo ha già detto anche il mister e lo ha abbiamo fatto col Cagliari, lui ha forse ha più qualità di me in zona gol e può giocare da mezzala".

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