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  • Arrestati dieci capi ultrà del Genoa

    Arrestati dieci capi ultrà del Genoa

    Arresti per una decina di capi della tifoseria rossoblù, ritenuti responsabili dell’episodio delle magliette tolte.
    Genoa-Siena: ultras ai domiciliari.
    GENOVA - Nel capoluogo ligure, scattata alle prime luci del giorno un’operazione che ha portato alla notifica di arresti domiciliari e obbligo di dimora a una decina di capi della tifoseria rossoblù in relazione alla partita Genoa-Siena del 22 aprile scorso, interrotta co episodi di “intimidazione” che costrinsero i giocatori del Grifone a levarsi le magliette perché «indegni di indossarle».

     
    Secondo quanto riferito, 7 persone sono state messe ai domiciliari, mentre per 3 è scattato l’obbligo di dimora. Fra loro ci sono anche Piermarco Pellizzari, soprannominato “Cobra”, e Fabrizio Fileni, detto “Tombolone”: sarebbero stati proprio loro, sostiene l’accusa, a chiedere ai giocatori di levarsi le maglie ed è per questo che tra i reati contestati figura anche quello di violenza privata.
     
    Nel dettaglio, l’obbligo di dimora è stato stabilito per Massimiliano Leonardo, Nicolò Castelletta e Guido Morso; domiciliari, invece, per Pellizzari, Fileni, Mario De Montis, Nicolò Garibotto, Ivanohe Benigni, Sadok Akkari e Silvio Canepa.
     
    Biagio Mazzeo, il pubblico ministero che indaga sulla vicenda, aveva avanzato la richiesta di 12 arresti nei confronti di altrettanti ultrà del Genoa, ma il giudice per le indagini preliminari, Nadia Magrini, dopo aver esaminato le singole posizioni, ha disposto i 7 domiciliari e i 3 obblighi di dimora, mentre ha ritenuto che per gli ultimi 2 non sussistessero le esigenze di misure cautelari.
     
    Per i fatti di Genoa-Siena sono complessivamente un centinaio i tifosi rossoblù iscritti nel registro degli indagati, mentre i Daspo, i divieti di accedere a manifestazioni sportive firmati dal questore sono stati in tutto 120.


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