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  • Boateng: 'Grazie al Milan sono rinato'

    Boateng: 'Grazie al Milan sono rinato'

    Sono bastate poche settimane al Milan per tornare a sentirsi un calciatore. Una sensazione a cui non era più abituato Kevin-Prince Boateng, come confessato dal Boa in un'intervista alla Bild: "Ho perfino pensato al ritiro. Capita, se per lungo tempo non trovi una squadra e lo Schalke, il tuo club, non ti vuole più. Mi sono chiesto se fosse il caso di smettere e trovare qualcosa che mi facesse felice, ma a 28-29 anni era troppo presto per lasciare lo sport che si ama”.

    RINASCITA ROSSONERA - Poi la rinascita con il ritorno al Milan: "È indescrivibile quello che ho provato tornando qui. Sono stato 8 mesi senza giocare, e ora ho la chance di tornare in campo con la squadra del mio cuore. Sono contento di aver superato questo periodo e immensamente felice di poter finalmente giocare. Quello dopo la sospensione è stato il periodo più difficile della mia carriera. Fino a quel momento avevo sempre avuto il lusso non soltanto di giocare, ma di essere una pedina importante per tutte le squadre nelle quali ero stato, eccezion fatta per il Tottenham, ma quando mi trasferii lì ero molto giovane”.

    FIDUCIA PERSA - "È stata dura non trovare una squadra per tanto tempo. Non trovare un club che avesse fiducia in me, nella mia persona. Ho sofferto molto in questo periodo. Ho capito che alla fine non ci sono poi tante persone per le quali si è davvero importanti. L'ho notato e memorizzato. Alcune persone le ho perfino cancellate dalla mia vita. Per loro sono importante solo fin quando gioco. All'improvviso nessuno di loro si è più fatto sentire, questo mi ha aperto gli occhi. Ho chiesto a molti e mi sono domandato cosa ho sbagliato allo Schalke. Perché si è venuta a creare una situazione del genere, perché un club che ha pagato 10 milioni per avermi abbia deciso di sospendermi. Ho commesso degli errori, ma nulla di così grave da giustificare l’esclusione. Lo so al 100%, ho la coscienza pulita, posso dormire tranquillo"

    'AL MILAN COME A CASA' - Adesso però per il centrocampista ghanese si è riaperta l'avventura in rossonero: "Ora voglio dare il massimo e restare a lungo al Milan, non solo fino all'estate. Sono lontano dalla condizione perfetta, lo posso ammettere. Sono 2-3 mesi che mi alleno duramente al Milan, ma allenarsi non è come giocare. Spero di arrivare al 100% in un paio di settimane e di essere in grado di giocare 90 minuti. Ho sempre detto al mio procuratore che la mia priorità era il Milan. Inizialmente era impossibile perché avevano troppi giocatori in rosa, ma ora è fantastico essere a Milano. Volevo questo, lo voleva Melissa. Io qui mi sento a casa. Voglio dimostrare di essere ancora forte come 2-3 anni fa. Guardo solo in avanti, non indietro. Sono contento per ogni allenamento, ogni partita. Ho bisogno di questa calma mentale. Ne ho bisogno per dimostrare a me stesso che io sono Kevin-Prince Boateng. Voglio giocare a questi livelli fino a quando il mio fisico regge. Può durare fino a domani o per altri 4-5 anni…Il Milan deve assolutamente tornare in Europa, cosa che non gli è riuscita nelle ultime stagioni. La nazionale? Se mi danno la possibilità di tornare sono contento".

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