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  • Bojan, anima fragile della Roma

    Bojan, anima fragile della Roma

    • Valerio Nasetti

    Bojan si è sentito tradito. Da Zeman, dalla Roma. Il primo anno balbettante, già a giugno si interrogava se fosse meglio cambiare aria. Offerta dall'Amburgo, dal Valencia. Da Trigoria lo hanno bloccato: 'Zeman ti vuole'. Sono bastate queste semplici parole all'attaccante per recuperare l'entusiasmo perduto, a dare mandato al suo entourage di interrompere le trattative, perché aveva scelto di rimanere nella capitale. Un precampionato da protagonista, poi maledetto Irdning. L'infortunio, la paura di una pubalgia, gli allenamenti saltati lo hanno fatto ricadere di nuovo nel tunnel. Il Barcellona ha iniziato a pressare i suoi agenti: 'Meglio se cambia aria'.

    La Roma inizialmente ha provato a resistere, poi si è arresa: l'ultima goccia domenica scorsa. Bojan in panchina per tutti i 90'. Il boemo in conferenza stampa: 'Non stava bene'. Ma gli intermediari erano già partiti per offrire il giovane talento, e il carattere fragile di Bojan ha ceduto: 'Va bene, partiamo'. In queste ore il ds Sabatini sta trattando con il Milan. L'obiettivo dei giallorossi è a questo punto quello di liberarsi interamente dell'ingaggio (3,2 milioni) e ricevere un milione dal Barcellona, che lo girerà in prestito al Milan. Complessivamente quasi cinque milioni, proprio quelli che servirebbero al bilancio. Se poi la Roma riuscisse a piazzare anche Borriello (altri 5,4 milioni), allora potrebbe riaprirsi il mercato in entrata. Per una questione di costi, più semplice la pista Torosidis di Jung.

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