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  • Bologna, il Penarol:| 'Restituiteci Ramirez'

    Bologna, il Penarol:| 'Restituiteci Ramirez'

    E’ stata la ciliegina sulla torta del mercato estivo e rappresenta il talento su cui costruire il Bologna di oggi e di domani. Ma Gaston Ramirez potrebbe salutare la compagnia prima ancora di aver avuto il tempo di dimostrare a pieno il proprio valore. A rivelarlo è l’agente che ne cura gli interessi in Italia, ovvero Vincenzo D’Ippolito: “Il Penarol sta meditando di chiedere il reintegro del giocatore alla Fifa”. Di nuovo, bisogna aggiungere. Il rischio si era paventato già a metà settembre, quando il club uruguaiano rivendicò mancati pagamenti e minacciò di ricorrere alla Fifa, prima di discutere nuove scadenze con il club rossoblu per il cartellino del ragazzo. Ma la prima rata, di 1,6 milioni, non risulta ancora saldata. “E’ scaduta. Il presidente del club uruguaiano e Porcedda – continua D’Ippolito – stanno dialogando: il Bologna ha chiesto tempo, ma sta scadendo e il Penarol potrebbe prendere provvedimenti”. Il ds Longo aveva fatto sapere qualche giorno fa di aver strappato una proroga al pagamento per gennaio. Ma evidentemente il Penarol, per tutelarsi, esige un acconto. Anche perché, chiosa l’agente, “a febbraio andrà saldata la seconda rata”. Risultato: il tempo stringe e il Penarol batte cassa, sapendo che sul giocatore restano vigili le società che già in estate avevano messo gli occhi sul giocatore: ovvero Real Madrid, Villareal, Fiorentina, Napoli e Udinese. Di contro, il Bologna, se il Penarol inoltrerà alla Fifa la richiesta di reintegro, corre il rischio di perdere Ramirez. Che in estate è arrivato con l’etichetta dell’affare più costoso del mercato, firmando un contratto quinquennale da circa 500mila euro a stagione. Tre milioni e mezzo (più circa uno per l’entourage del giocatore) fu la richiesta del Penarol, che secondo la stampa sudamericana lo aveva messo in vendita per dare ossigeno alle casse. Longo, profondo conoscitore del mercato sudamericano, fiutò l’affare e credendo ciecamente nelle doti del fantasista – che in patria è stato ribattezzato il nuovo Nedved – bruciò la concorrenza convincendo Ramirez e gli agenti che Bologna poteva essere la piazza giusta per emergere nel grande calcio. A sprazzi, ha confermato di avere grandi doti: la doppietta al Modena in Coppa Italia, l’esordio a Catania, l’ingresso con la Sampdoria, l’assist per Di Vaio con il Brescia e le convocazioni della nazionale uruguaiana sono lì a testimoniarlo. Ora il Bologna deve riuscire a tenerselo stretto.


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