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  • Bologna, le pagelle di CM: Verdi regala un’illusione, Destro fuori dal gioco

    Bologna, le pagelle di CM: Verdi regala un’illusione, Destro fuori dal gioco

    • Carlo Alberto Pazienza
    Empoli-Bologna 3-1
     
    Mirante 6,5: prova a tenere a galla i suoi con due veri e propri miracoli prima del raddoppio firmato Pasqual sul quale può davvero far poco. 

    Kraft 5: poco incisivo in fase offensiva, soffre la velocità di Croce e l’esplosività di El Kaddouri.

    Maietta 4,5: primo tempo da incubo, prova in tutti modi a fare segnare l’Empoli con alcuni disimpegni scellerati. Anche nella ripresa le cose non migliorano.

    Gastaldello 6: dopo un inizio così e così, prende le misure agli avversari e alla fine risulta uno di quelli che commette meno errori.

    (Dal 68’ Masina 5,5: entra con poca voglia, sbaglia molti appoggi).

    Mbaye 6: in fase difensiva ha poco lavoro, supporta poco la manovra offensiva. 

    Donsah 6: uno dei pochi della formazione felsinea che almeno ci mette la voglia, visto che si mette a rincorrere ogni pallone per tutti i 90’.

    Pulgar 6: prova a dare qualità e ordine alla manovra del Bologna, suo il lancio per Verdi che il numero nove rossoblù sfrutta al meglio.

    Taider 5: gara da “non pervenuto”, nessuna giocata né interventi da segnalare. 

    (Dal 51’ Petkovic 5,5: entra con il giusto spirito e prova a darsi da fare, non sempre però compie la scelta giusta).

    Verdi 6,5: si inventa un gran gol con un potente sinistro da fuori. È l’unico che si sbatte là davanti muovendosi su tutto il fronte d’attacco. 

    Destro 5: servito poco e male, non riesce mai a rendersi pericoloso. Inoltre lavora poco per la squadra. 

    Krejci 5,5: molto statico sulla fascia, non riesce mai a cambiare passo. 

    (Dal 74’ Okwonkwo 5,5: è ancora acerbo, ha fatto comunque bene Donadoni a concedergli un po’ di minutaggio in una gara che non aveva più nulla da dire). 


    All. Donadoni 5,5: dopo il 4-0 all’Udinese e la salvezza raggiunta il rischio che la squadra si sentisse appagata era davvero alto. Così è stato, ma l’ex ct della Nazionale non ha saputo motivare a dovere i suoi che hanno fornito una prova non all’altezza.

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