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  • Bologna| Perez ma non solo

    Bologna| Perez ma non solo

    Zitto zitto continua a lavorare su Diego Perez, “lo mollerò solo quando questo centrocampista sarà stato ceduto dal Monaco a un’altra squadra”, da una parte è vero che ora come ora i suoi rapporti con Paco Casal sono ridotti ai minimi termini e che attualmente Perez è anche nel mirino di Atletico Madrid e Palermo, ma da un’altra Carmine Longo ha la consapevolezza che questo centrocampista uruguaiano non dimentichi il fatto che il Bologna è la squadra ch lo corteggiato per prima, addirittura prima dei Mondiali in Sudafrica, e Perez è uno che sta attento a queste cose. Morale: fino a quando Longo avrà una speranza, la coltiverà, avendo capito da anni che sul mercato non devi dire che è fatta neanche quando sei ai titoli di coda e di contro non devi sentirti fuori nemmeno quando l’obiettivo che ti sei messo in testa lo vedi accostato a un’altra squadra, anche perché di punto un bianco può accadere qualcosa che cambia la vita in un senso o in un altro. E’ evidente che Longo non sta con le mani in mano in attesa di verificare quale piega prenderà l’operazione Perez, tanto è vero che a oggi sta seguendo anche altre piste, “sono alla ricerca di un centrocampista sul tipo di Zanetti, quello dell’Inter tanto per capirci, uno che abbia tanto dinamismo e sappia allungare la squadra”, la puntualizzazione dell’uomo mercato del Bologna. Chi sono i nomi scritti sul suo taccuino? Quello di Michele Pazienza, classe ’82, il cui contratto con il Napoli scadrà nel 2011. Quello di Matteo Brighi della Roma, classe ’81, nonostante Pradè continui a ripetergli che il ragazzo di Rimini non è in vendita. E per quelle che sono le sue caratteristiche anche quello di Simone Missiroli della Reggina, classe ’86. Nel caso in cui potesse ricorrere a un extracomunitario, Longo non avrebbe alcun dubbio, stimando da matti Anthony Annan, centrocampista svedese del Rosenborg. Intanto ieri il braccio operativo di Sergio Porcedda ha fatto capire che sta lavorando su un esterno destro di difesa (piacerebbe Garics dell’Atalanta, classe ’84, ma Percassi chiede almeno 1,5 per la metà), su un centrale difensivo (ieri ha chiesto informazioni su Magnus Troest del Genoa, classe ’87), su due centrocampisti appunto (sì due, non uno) e su una prima punta. Come dire: per la fascia sinistra il Bologna punterà su Archimede Morleo, con Andrea Esposito (a proposito: ieri è stato ufficializzato il suo acquisto con la formula del prestito, ma c’è già un accordo tra le parti per la compartecipazione) che sarà l’alternativa per tutti i ruoli difensivi. Proprio tutti, esterno destro, centrale ed esterno sinistro. In attesa si scrivere con l’Inter l’operazione per il giovane centrocampista sloveno René Khrin, classe ’89, che da ieri ha ricominciato a lavorare con i nerazzurri (incuriosito dal fatto che tante squadre lo chiedano, Rafa Benitez vuole vederlo all’opera almeno per qualche giorno prima di lasciarlo eventualmente partire: di conseguenza, anche se poi lo mollerà come assicurano sia Porcedda che Longo, ecco un altro contrattempo del quale il Bologna avrebbe fatto volentieri a meno), sono ormai ridottissime le speranze di arrivare a Dennis Diekmeier, ormai avviato verso l’Amburgo: ieri anche il padre ha chiamato per chiedere scusa alla società rossoblu. E il Bologna, nonostante abbia l’accordo scritto con il Norimberga, probabilmente alla fine mollerà la presa. Nelle ultime ore comunque sia il presidente Porcedda che Longo stanno lavorando duramente sull’attaccante, volendo consegnarlo a Colomba entro tempi brevi. “Sì, lo abbiamo già individuato, ma per il momento niente nomi e cognomi”, ha dichiarato ieri l’uomo mercato del Bologna, che poi ha fatto anche una sottolineatura doverosa su Joaquin Boghossian, l’attaccante uruguaiano del Newell’s Old Boys gestito da Casal, “è bravo, ma a quelle cifre non è per le nostre tasche”. Che quella di Longo sia una strategia per far abbassare il prezzo? Questo ragazzone di 197 centimetri può essere rilevato in compartecipazione versando nelle casse della società argentina 6,5 milioni di euro. Chiudiamo con la domanda che a oggi si pone Bologna: il discorso è chiuso sia per Andrea Raggi che per Roberto Guana? Per Raggi sì, visto che è passato al Bari, per Guana non ancora.

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