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  • Bologna svedese:|Antonsson lo studente

    Bologna svedese:|Antonsson lo studente

    ALLA CHAMPIONS League con gli svedesi del Copenaghen, alla panchina di Firenze. Eppure, Mikael Antonsson, in estate, aveva confidato alla stampa svedese che dal Bologna aveva avuto «rassicurazioni sulle possibilità di giocare titolare». La chance che sta aspettando potrebbe essere in arrivo: dopo la brutta prestazione di Firenze, Bisoli medita di cambiare il Bologna e il centrale difensivo svedese è uno dei volti nuovi che si candida per un posto da titolare.
    Domenica, in occasione del debutto casalingo contro il Lecce, i bolognesi potrebbero scoprire quello che fin qui è stato un oggetto misterioso del mercato. In estate, l’operazione Antonsson è costata il posto a Salvatore Bagni, reo di aver speso 835mila euro in procure per il difensore svincolato. Ora, in molti si augurano che lo svedese possa rappresentare la panacea per la difesa rossoblù.

    La giornata di stop osservata da Portanova martedì ha portato il tecnico a provare Antonsson, in coppia con Loria. Ieri, l’esperimento ha avuto un seguito. Bisoli ha provato lo svedese da centrale di sinistra nella difesa a quattro, nel posto occupato a Firenze da Loria. Questo per la prima metà dell’allenamento: poi Portanova, dopo aver lavorato a parte, è tornato regolarmente al suo posto, con Loria al fianco.

    INSOMMA, il debutto non è ancora cosa certa. Ma le prove dei primi due giorni della settimana rappresentano comunque un segnale: il ballottaggio con Loria è aperto e, fino a sabato, Antonsson potrà provare a convincere Bisoli a inserirlo nell’elenco dei titolari.

    Deve ancora imparare la nostra lingua: questa la motivazione più volte addetta per spiegare il fatto che il difensore nel giro della nazionale svedese abbia trovato, fin qui, poco spazio. Ergo, deve ancora completare la fase di ambientamento al nostro calcio. Quello che, nel caso di Gimenez sotto la gestione Papadopulo, fu il processo di ‘europeizzazione’, per Antonsson si è trasformato nel processo di ‘italianizzazione’.
    E Antonsson sta facendo del suo meglio per portarlo a termine nel più breve tempo possibile. Fino a pochi giorni fa ha vissuto con la fidanzata Anja all’Hotel Savoia, ora lo svedese e la sua compagna hanno trovato casa in via Santo Stefano. La scelta non è casuale: il trentenne difensore ha optato per il centro per riuscire a calarsi più velocemente nella realtà bolognese e respirarne abitudini e umori.

    DI LUI, raccontano che sia un attentissimo osservatore, capace di capire in fretta la realtà che lo circonda: insomma, un ragazzo sveglio. E molto educato, entrato nel gruppo in punta di piedi. Non è un grande comunicatore: complice la lingua. Antonsson parla un fluente inglese, come spesso capita a chi proviene dai paesi del nord.

    Purtroppo la lingua d’oltre Manica non va per la maggiore nello spogliatoio rossoblù, eccezion fatta per Krhin, non a caso il compagno con cui ha legato di più in questi primi mesi. Dal canto suo, Antonsson sta cercando di risolvere il problema: in ritiro ha appreso i primi rudimenti di italiano leggendo e chiedendo informazioni sui programmi giornalieri che lo staff tecnico stilava su carta e ora si è messo di buona lena a studiare la nostra lingua con un insegnante che la società ha messo a sua disposizione.


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