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  • Bologna, Verdi: 'Sarri mio maestro. Dybala godimento puro, su Mertens...'

    Bologna, Verdi: 'Sarri mio maestro. Dybala godimento puro, su Mertens...'

    Simone Verdi, esterno del Bologna, cresciuto nel settore giovanile del Milan, ha parlato in un'intervista al Corriere dello Sport: "Che Bologna è nato quest'anno? Più forte di quello di prima. Obiettivi? Mantenere la categoria, fare meglio dell'anno scorso. E' stata un'annata non proprio positiva, fare meglio si può. Siamo più forti perché il gruppo storico di noi giovani ha un anno in più. Perché il mio amico Di Francesco vi stupirà, ha assorbito il primo anno di A e ora è pronto. Perché abbiamo aggiunto gente d'esperienza come Poli e De Maio. E perché Palacio è un valore aggiunto, nonostante l'età può fare la differenza".
     
    NAPOLI - "Per noi è un test importante, ci dirà quanto siamo cresciuti. Una squadra che ha tutto per vincere lo scudetto. L'1-7 dell'anno scorso?
    Brucia, tanto. Fu una notte da incubo, ma quelle sono partite così, dimmi, quante volte può capitare ad una squadra di perdere con sette gol di scarto? L'anno scorso ricordo noi e l'Atalanta a San Siro con l'Inter, poi stop. E' andata così, mettiamoci una pietra sopra. Ma per noi fu ancora più grave perdere contro il Milan 1-0 in casa, in undici contro nove... Se mi fa paura il Napoli? Lo temo, lo rispetto. E' tra le squadre che giocano meglio non solo in Italia, ma in tutta Europa".
     
    SARRI - "Due anni insieme, ad Empoli. Lo posso dire: è il mio maestro, cioè, è l'allenatore che mi ha fatto fare il primo salto di qualità. Il nostro rapporto è iniziato e finito ad Empoli, nel senso che non ci sentiamo più, ma c'è grande affetto e stima, almeno da parte mia. E sono sicuro, anche da parte sua. Lo rivedo volentieri, lo abbraccerò prima della partita. Come giocava quell'Empoli? Beh, per prima cosa bisogna dire che giocava molto bene, un gran bel calcio. Facevamo il 4-3-1-2, io ero il trequartista dietro alle due punte, Maccarone e Tavano. Ci siamo divertiti. Sarri mi ha insegnato a stare in campo. Mi impiegò in un ruolo che per me era nuovo, sulla trequarti, mi ha fatto crescere. Con lui ho imparato la fase difensiva, e poi ad andare negli spazi senza palla. Tutte cose che mi porto dietro anche oggi.

    Chi mi piace? Insigne e Mertens, due campioni. Dico loro perché hanno caratteristiche simili alle mie e un po' mi riconosco in qualche loro giocata. Mertens mi piace da matti, può cambiare la partita con una sola accelerazione, con una finta, con un tiro. In serie A? Dybala. Quando lo vedo calciare...è godimento puro".
     
    VENTURA - "No, dispiaciuto direi di no. Me l'aspettavo. Non ho fatto molto in queste due giornate per meritarlo. Ma alla nazionale ci credo: è un obiettivo, certo, così come il Mondiale in Russia".

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