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  • Bolognamania:| Cartoline da Andalo

    Bolognamania:| Cartoline da Andalo

    Il Bologna ormai da una decina di giorni lavora agli ordini di Stefano Pioli in quel di Andalo, sull’altopiano della Paganella: allenamenti atletici per mettere benzina nelle gambe almeno fino a Natale e prime prove tattiche basate sul 3-4-2-1, in attesa di avere qualche elemento in più e provare il 4-3-2-1 in alternativa. Ramirez è alle Olimpiadi, Diamanti - accolto come una star - è arrivato da pochi giorni e allora questi primi giorni della nuova stagione sono utili anche per farsi un’idea sui nuovi arrivati e su chi già c’era, pur con tutte le cautele del caso visto che i veri test arriveranno solo tra un mese. Nel baby Bologna che ha anche diversi esuberi finora la parte del leone l’ha recitata Saphir Taider: sicuro, ingrossato, migliorato, con una fame che piace tanto a Stefano Pioli. Nelle ore in cui il Bologna ha chiuso l’affare Guarente, il francesino si sta candidando seriamente per un posto da titolare per l’intera stagione.

    Detto dell’ex Grenoble, c’è un altro ragazzo che sta facendo luccicare gli occhi in questa prima parte di ritiro, anch’esso farina del sacco dell’ex dirigente rossoblù Salvatore Bagni: si chiama Uros Radakovic, classe ’94, prelevato la scorsa estate dalla Stella Rossa e parcheggiato un anno a Novi Sad. Un ragazzo dalle qualità straordinarie, difensore dal fisico già ben impostato - più alto di Antonsson e anche discretamente piazzato - che non disdegna il ruolo di centrocampista davanti alla difesa: grinta e abilità non mancano, spesso anche qualche titolare rimbalza su di lui. La Juventus ha chiesto informazioni, il Bologna farà meglio a tenere duro perché il capitale sembra di quelli clamorosi: non è da escludere che già quest’anno possa debuttare in prima squadra. Non dispiace in queste prime uscite anche Mathias Abero, che ha fisico e piede: se imparerà presto il modo di difendere italiano (in Uruguay era prevalentemente esterno di centrocampo, qui dovrebbe coprire l’intera fascia) il materiale su cui lavorare c’è.

    Buone indicazioni anche da un Motta arrivato in ottima forma, alterni segnali sul prodotto della scuola Barcellona Riverola - piede, tecnica e movimento senza palla ci sono, forse deve irrobustirsi un po’ fisicamente - e su Pasquato, mentre chi è ancora molto indietro è Gianluca Curci. L’infortunio muscolare patito a Roma lo ha limitato, c’è anche qualche chilo da buttare giù e per ora in porta non ci sono dubbi che il titolare sia Agliardi, poi si vedrà. Si sta dando da fare anche Roger Carvalho, uno che sicuramente ha caratteristiche che mancano agli altri difensori del Bologna (rapidità nel breve fuori dal comune) ma che andrà inquadrato tatticamente, perché la difesa è sempre un lavoro di reparto, specie in Italia. Ottimo, fin qui, il ritiro di Sorensen e non è un caso che Pioli dopo averlo bacchettato la scorsa primavera lo stia stimolando molto. Manca ancora qualcosa dal mercato e il nodo focale rimane sempre la permanenza di Gaston Ramirez, ma qualche sorriso dopo questi primi assaggi di Bologna 2012/13 già c’è.

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