Calciomercato.com

  • Bolognamania: Diamanti sì o Diamanti no?

    Bolognamania: Diamanti sì o Diamanti no?

    Diamanti sì, Diamanti no, la terra dei cachi. Poteva essere una settimana costruttiva in casa Bologna dopo il sorprendente 2-2, ottenuto in inferiorità numerica, che ha rallentato la corsa-Champions del Napoli: buonissima la prova della squadra di Ballardini, capace per un’ora di giocare in trenta metri di campo al massimo, e abile a sfruttare i palloni decisivi con il redivivo Rolando Bianchi. Probabilmente, la miglior partita rossoblù della stagione nel momento più delicato, una piccola stella da appuntare sul petto del nuovo tecnico premiato da una classifica che ha visto solo il Bologna fare un punto tra tutte le pericolanti e guadagnare terreno in una giornata dal calendario negativo. Già, poteva essere tutto questo, forse anche la base per una volta, ma tutto è stato avvolto dalla telenovela Diamanti-Guangzhou. E ci perdoneranno Elio e le Storie Tese se prendiamo in prestito la loro hit sanremese di diversi anni fa per descrivere l’attuale situazione del Bologna, dove spesso tutto sembra troppo surreale per essere vero.

    Alessandro Diamanti al Guangzhou Evergrande di Marcello Lippi è una trattativa viva, per certi versi clamorosa, e in piedi ormai da qualche tempo: grossomodo dal 5 gennaio, quando il capitano rossoblù fu pizzicato a vedere Prato-L’Aquila in tribuna con il fianco Fabrizio Del Rosso, ex allenatore di Alino al Prato e ora tecnico della squadra B del Guangzhou. A metà mese si è entrati nel vivo della questione fino all’accelerata di lunedì, quando le offerte cinesi si sono fatte più insistenti, considerando anche che nel fine settimana scadrà la deadline per i tesseramenti alla prossima Champions League asiatica. E mercoledì sembrava anche tutto fatto: Diamanti in Cina, precisamente a Canton per 9 milioni al Bologna e un ricco quadriennale da quasi 20 milioni, tra premi e benefit vari, a lui.

    Poi, la frenata. Il dietrofront. L’intoppo economico-burocratico che rallenta tutto, forse addirittura facendo saltare un’operazione a cui mancavano solo le firme. E che da più parti pareva una follia tecnica, con il Bologna terz’ultimo e in seria difficoltà privato anche del proprio miglior giocatore: dall’altra, però, le esigenze economiche del Bologna (che ha bisogno di cedere qualcuno per non avere difficoltà a pagare gli stipendi di febbraio) e anche un contratto mostruoso proposto al giocatore, che ha la compagna orientale. Tante cose sulla bilancia in un’operazione rischiosissima che può tramutarsi in suicidio o essere una semplice operazione “irrinunciabile” per tutti, a patto che poi parte di quei soldi venga prontamente reinvestita per rinforzare una squadra che già con Alino avrebbe bisogno di almeno due titolari. Figuriamoci senza….

    Altre Notizie