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  • Bolognamania:| È l'ora del 4-2-3-1

    Bolognamania:| È l'ora del 4-2-3-1

    La partita di Catania ha messo in mostra uno dei Bologna meno convincenti e più spenti della stagione: è la sesta sconfitta per 1-0 in trasferta della sua annata, e la classifica resta decisamente preoccupante, pur essendo rimasto il +5 sulla terz'ultima. Come contro il Siena il Bologna ha creato poco o nulla davanti, e probabilmente non è un caso che due partite in fila con un bottino offensivo così modesto siano state giocate con il 3-4-2-1, modulo con cui spesso i rossoblù hanno retto dietro - ma un gollettino subito di riffa o di raffa arriva sempre - per poi impensierire pochissimo i portieri avversari. Un modulo, quello sorretto dalla difesa a tre, che senza dubbio favorisce i centrali del Bologna, più adatti a quell'assetto, ma dà troppa importanza a esterni che il Bologna non ha (Morleo a sinistra è titolare per assenza di alternative, a destra Motta viene preferito pur senza meriti a Garics ma cambierebbe ugualmente poco) e davanti obbliga ad alcune scelte, col risultato che una volta imbrigliato Diamanti si imbriglia anche il Bologna.

    L'alternativa tattica - e ora la scelta spetta a Pioli, decisamente deluso dalla squadra vista a Catania - è il 4-2-3-1 con cui la squadra aveva iniziato il 2013. Un modulo che aveva regalato risultati alterni ma consistenza offensiva e aveva limato alcuni problemi della rosa (scarsa) messa a disposizione del tecnico. Tornare al 4-2-3-1 infatti metterebbe un po' in difficoltà i centrali, ma ridurrebbe l'importanza degli esterni (a sinistra comunque meglio Cherubin di Morleo, e la difesa sarebbe più coperta) e non costringerebbe Pioli a scelte dolorose in attacco, potendo impiegare tutta la sua potenza di fuoco con Gabbiadini, Diamanti, Kone e Gilardino tutti assieme, ovviamente supportati da un centrocampo robusto con Perez e un altro incontrista.

    Domenica arriva la Fiorentina, test durissimo contro una squadra che con Ljajic dietro a Jovetic ha ritrovato la quadratura del cerchio della prima parte di stagione, poi arriverà ancora al Dall'Ara il Cagliari prima di un trittico da paura con Inter in trasferta, Juventus in casa e Udinese fuori casa. Un ciclo terribile che può riportare il Bologna in piena zona rossa, a convivere con i patemi a fronte di una situazione societaria caotica, con il presidente Guaraldi che annuncia di restare ma di fatto apre all'addio di Perez, in scadenza, e di Diamanti di fronte a una buona offerta. Di fatto, una smobilitazione tecnica che apre scenari inquietanti.

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