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  • Bolognamania:| Gabbiadini per salvare il salvabile

    Bolognamania:| Gabbiadini per salvare il salvabile

    A.A.A., cercasi disperatamente soluzione per far arrivare il Bologna a gennaio, quando dovrà essere necessariamente rinforzato sul mercato, in condizioni decenti di classifica. Il ko di Cagliari, molto simile nelle modalità alla sconfitta subita alla prima di campionato in casa Chievo (poche occasioni create e gol subito su una delle prime occasioni concesse, poi i veronesi al contrario dei sardi fecero il bis), ha lasciato i rossoblù in condizioni molto negative di classifica, un fardello che rischia di appesantirsi visto che sono in arrivo le sfide a Inter e Juventus nel giro di tre giorni. Ancora più doloroso il fatto che la squadra abbia racimolato la miseria di un solo punto in quattro scontri diretti per la salvezza (mini-provocazione ma non troppo: cinque contando la sconfitta interna contro il Milan), visto il pari interno contro il Pescara e i ko contro Chievo, Siena e Cagliari.

    Un bilancio decisamente deficitario che in un campionato livellato verso il basso ed equilibrato come questo può rappresentare già ora un grave handicap in chiave salvezza. Detto più volte dei problemi e delle lacune di questa rosa, ora la chiave è trovare un modo per non arrivare a gennaio con una situazione parzialmente o totalmente compromessa. Pioli ha vorticosamente cambiato moduli e uomini, finora senza trovare una quadratura del cerchio visto che mettere una pezza quest'anno è davvero difficile, a maggior ragione ora che mancano Natali, Portanova e, per altre due partite, Perez. Poca leadership, una difesa che balla, un centrocampo che fa poco filtro e non ha buoni piedi. 'Per il volume di gioco e le statistiche che abbiamo dobbiamo essere più pericolosi in avanti' ha ammonito il tecnico martedì alla ripresa degli allenamenti, nel momento più delicato della sua avventura bolognese. Per farlo, le strade rimaste a disposizione sono davvero poche, specie ora che anche Acquafresca, fin qui nullo, e Gimenez, sono out per un mese.

    L’unica strada che sembra rimasta da percorrere è quella del tridente formato da Diamanti, Gilardino e Gabbiadini: fin qui l'ex atalantino non è mai stato impiegato dal primo minuto (e la Juventus, che lo ha mandato a Bologna in prestito, ha già fatto le sue rimostranze) ma negli spezzoni di gara giocati è sempre parso vivace e propositivo. Potrebbe essere proprio lui l'uovo di Colombo per Pioli: è una punta che sa sacrificarsi, con un buon tiro, che potrebbe togliere le pressioni delle difese avversarie a Diamanti e potrebbe lasciare più libertà e assicurare più rifornimenti a Gilardino negli ultimi venti metri pur assicurando alla squadra - unitamente a un centrocampo robusto, ad esempio Taider, Perez e uno tra Pazienza e Guarente - l'equilibrio necessario per reggere un fantasista più due punte. Visto che la difesa bene o male subisce sempre gol, cercare di segnarne uno in più degli avversari può essere il concetto che permetterà a Pioli di non perdere troppo terreno, sperando che poi arrivino i rinforzi.

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