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  • Bolognamania: grazie Blerim

    Bolognamania: grazie Blerim

    • Greta De Cupertinis
    Il momento in cui Blerim Dzemaili ha salutato il settore ospiti del Castellani, applaudendo la curva e indossando la sciarpa rossoblù è stato forse il momento più bello della gara giocata ieri pomeriggio ad Empoli.

    A tre giornate dalla fine del campionato, il leader assoluto di questa squadra ha salutato società, compagni e pubblico per approdare nell'altra compagine del Presidente Joey Saputo, il Montreal Impact, pronto per cominciare una nuova avventura oltreoceano.

    Sarebbe stato bello godere della sua determinazione e del suo carisma fino alla fine di questa stagione. Detto che la finestra di mercato dell'MLS termina oggi prima di riaprirsi a luglio e che quindi, per permettergli di giocare subito, la sua partenza anzitempo era assai pronosticabile, la gestione della situazione Dzemaili poteva e doveva essere svolta in maniera differente. 

    Nessuno, fino ad un mese fa, immaginava la possibilità di una partenza a inizio maggio. Nessuno, fino a dicembre scorso, aveva chiaro che Dzemaili sarebbe partito sicuramente al termine della stagione. Al suo arrivo a Bologna era stato dichiarato di una collaborazione fra le due società con un passaggio automatico del giocatore in Canada al termine di una o più stagioni. Il tutto da verificare e accordare tra dirigenza e giocatore ma la speranza di tutti, compreso l'allenatore, era quella di vederlo indossare la maglia del Bologna anche nel prossimo campionato.

    Cosa resta ora di questi 9 mesi passati insieme? Sicuramente 9 gol (8 in campionato e 1 in Coppa Italia) ma anche l'esempio che ha saputo dare ai compagni. Ci ha sempre messo la faccia, nella buona e nella cattiva sorte, ha lottato su ogni pallone, si è messo a disposizione dei compagni e ha segnato reti importanti e decisive sopperendo alle mancanze del reparto avanzato.

    Un gladiatore, uno di quei giocatori che Bologna ricorderà sempre con grande affetto. E chissà, magari un giorno lo rivedremo qui. Dzemaili non ha chiuso la porta... ma ora non è il tempo di parlarne, bisogna lavorare su chi lo sostituirà. Questo sarà il compito più difficile di Riccardo Bigon nella prossima sessione di mercato: il totonome è aperto. 

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