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  • Bolognamania:| L'ora della svolta

    Bolognamania:| L'ora della svolta

    • Alessandro Mossini

    A Cagliari si è visto probabilmente il Bologna peggiore della stagione: timido ai confini dell'apallico, involuto, preoccupante. Ancora più inquietante di quello di Palermo, probabilmente, perché se contro i rosanero c'era un'idea di fondo, per quanto sbagliata (giocarsela a viso aperto e attaccare), al Sant'Elia non si è nemmeno capito quale fosse il filo logico seguito in campo dal Bologna, autore di un primo tempo arroccato in cui ha solo subito, e di una ripresa leggermente più vivace, per quindici minuti, in cui paradossalmente ha subito i due gol, a causa di distrazioni difensive.

    Ora serve una svolta, ben precisa. Il calendario dopo tante bufere sorride un po': le prossime tre partite al Dall'Ara sono contro Lecce, Brescia e Chievo, mentre in trasferta ci saranno Genoa e Napoli. E' chiaro che in casa il Bologna deve raccogliere contro avversarie dirette i punti per uscire dai bassifondi di una classifica peggiorata, di pari passo col gioco, dopo la sosta del campionato che ha spezzato il ritmo alla squadra di Malesani.

    Il tecnico, dal canto suo, deve trovare gerarchie e assetti corretti: otto formazioni cambiate in otto gare sotto la sua guida sono anche comprensibili per un tecnico arrivato dopo la prima giornata di campionato, che pertanto ha dovuto e deve provare in corso d'opera. Ora, però, è il momento delle scelte perché novembre sarà un mese decisivo per la stagione del Bologna e per la panchina dello stesso Malesani: si scelga il modulo che funziona meglio per questo Bologna e soprattutto si adatti il modulo alle caratteristiche dei giocatori a disposizione, non viceversa.

    Finora il campionato ha tenuto un discreto ritmo - i rossoblù hanno due punti in più dell'anno scorso ma sono ultimi, mentre l'anno scorso dopo nove giornate erano quart'ultimi con sei punti - ma in fondo il Bologna ha giocato cinque partite su nove in trasferta e ha già affrontato Inter, Lazio, Roma, Juventus, Sampdoria e Palermo, sei delle prime dieci per valori di questa serie A. Ora è il momento di risalire: tutti insieme, squadra, tecnico, società e tifosi, che dopo Cagliari si sono fatti sentire con i giocatori.

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