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  • Bolognamania: la peggior squadra del campionato

    Bolognamania: la peggior squadra del campionato

    Dopo sei giornate, il Bologna può considerarsi in compagnia della Sampdoria la squadra peggiore di questo campionato. Classifica in evoluzione, senza dubbio, ma non necessariamente di pari passo con quella della serie A: fin qui Bologna e Sampdoria battono anche il Sassuolo. Che almeno dopo la goleada contro l’Inter (e dopo aver giocato le prime quattro partite di campionato senza il suo miglior giocatore, Berardi: gioverebbe ricordarlo) si è dimostrato squadra viva pareggiando a Napoli e contro la Lazio, in quest’ultimo caso in una partita che poteva vincere viste anche certe decisioni arbitrali. Di Verona, Torino e Livorno meglio non parlare: rispettivamente con 10, 8 e 8 punti meglio di così non potevano partire, costruendo già un pezzo di fondamenta per la salvezza. Hanno iniziato col piede giusto, hanno avuto idee in estate ed hanno entusiasmo: col tempo qualcuna di loro (difficilmente il Verona, che ha grandi qualità, al pari di un Cagliari che non ha venduto nessuno dei big) si fermerà, ma intanto il gap col Bologna è già ampio.

    L’incredibile suicidio contro il Milan – due punti pesantissimi lasciati per strada e una botta tremenda al morale di una squadra alla prima vera partita da squadra di serie A – è imputabile ai cambi di Stefano Pioli, che togliendo Lazaros e Perez ha finito per abbassare la squadra e indebolire il centrocampo. Che il tecnico debba tornare il valore aggiunto che è stato nelle sue due precedenti stagioni bolognesi è chiarissimo (visto che il valore della squadra si è notevolmente abbassato, come già scritto più volte su queste pagine con le perdite di Gilardino, Gabbiadini e Taider) ma quello che è accaduto domenica sera all’Olimpico è semplicemente indecoroso. Una squadra senza nerbo, senza gioco, con una difesa che fa acqua ovunque e un portiere che azzecca una partita e ne sbaglia due. Il mercato estivo, dove le lacune non sono state risolte e i punti di forza sono stati avvicendati con giocatori inferiori, sta implacabilmente presentando il conto.

    Nella stessa situazione dei rossoblù c’è la Sampdoria, che al momento ha due punti solo perché i portieri che le giocavano contro si sono “addormentati” un paio di volte a testa (Curci a Bologna ed Agazzi a Cagliari) altrimenti i blucerchiati sarebbero ancora al palo. Il Bologna ha pareggiato contro i doriani, appunto, e a Udine convertendo in gol l’unico tiro, su punizione, in 90 minuti. Poi la serata di quasi gloria contro un Milan debolissimo causa assenze e infine la vergogna dell’Olimpico, cinque gol che potevano serenamente essere otto o nove. Fin qui il piatto piange e non ci sono motivi di sperare gran che, visti i problemi in ogni reparto: per uscirne quest’anno, Pioli avrà bisogno di un’intuizione con la i maiuscola visto che anche per gennaio soldi non ce ne saranno. Ma la sfida al Verona può essere decisiva anche per lui e per la sua credibilità, fermo restando che esonerare un tecnico da oltre un milione di euro all’anno per una società che non ha risorse economiche non sarà comunque semplice.

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