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  • Bolognamania:| Bugie juventine e disinformazione

    Bolognamania:| Bugie juventine e disinformazione

    La splendida corsa del Bologna di Pioli si è fermata dopo tre vittorie consecutive contro una Juventus che si è dimostrata superiore, vincendo la battaglia sul piano fisico e sul piano tattico, costringendo Pioli ad adattarsi al 3-5-2 bianconero finendo per affondare sotto i colpi di Vucinic e Marchisio, altra dimostrazione che il gruppo rossoblù è fatto per giocare con il 4-2-3-1. In tv e sui giornali però, come spesso accade dopo ogni Bologna-Juventus, non si è parlato della partita, e per una volta la colpa non è nemmeno dell'arbitro. Si è parlato, a lungo quanto a sproposito, di striscioni sull'Heysel e di aggressioni al pullman juventino a suon di sassi e bastonate. Fandonie, usando il termine più politically correct possibile. Una serie di notizie false o gonfiate che hanno fatto nascere dal nulla un caso che si è trascinato per giorni, a tal punto che anche mercoledì è stato chiesto a Pirlo nel ritiro della Nazionale dell'accoglienza a Bologna 'a pietre e bastoni'.

    La cosa grave è che le fandonie in questione sono circolate principalmente per voce del tecnico juventino Antonio Conte, che ha usato questa fantomatica accoglienza come paravento per la sceneggiata a fine partita (c'era una curva piena di tifosi juventini e si poteva serenamente andare là sotto a fine partita: esultare per una vittoria importante è lecito, aizzare la gente in tribuna in quel modo significa provocare) che ha fatto infuriare anche il suo collega Stefano Pioli. E, soprattutto nel caso dello striscione incriminato, per colpa di un noto bordocampista di Sky che ha interpretato uno striscione pesante e da censurare finché si vuole - 'Juventino bianconero, il tuo posto è il cimitero', che ricalca un coro che a Bologna è stato spesso usato negli anni ruggenti del basket contro i tifosi della Virtus - ma che non aveva nessun riferimento all’Heysel. Dai giorni di quel tragico episodio, peraltro, in curva del Bologna sono bandite le bandiere inglesi, tanto per spiegare l'atteggiamento del tifo rossoblù verso una delle pagine più nere della storia dello sport italiano.

    Quanto all'ormai celebre accoglienza all'Ok Corral, sono spuntati anche un paio di video (http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=dVEzgEoX3a8 e http://www.youtube.com/watch?v=8WdL3ev0KUw) che testimoniano l'arrivo del pullman della Juventus al Dall'Ara sabato sera. Insulti, qualche sputo - ci ripetiamo: ampiamente censurabili, in un mondo perfetto da cui siamo, ahinoi, ben lontani -, ma non certo le pietre e i bastoni denunciati dal tecnico bianconero. Pertanto, prima di gridare all'incivile Bologna, forse è il caso che qualcuno si faccia un esame di coscienza: questa città non accetta lezioni di civiltà. Men che meno da una tifoseria che non più tardi di qualche mese fa ha esposto un agghiacciante striscione che ironizzava sulla tragedia di Superga. Men che meno da un tecnico che, in qualsiasi modo la si pensi su quei fatti, in questa stagione ha subito una squalifica per omessa denuncia nell'ambito del Calcioscommesse. 'Viene voglia di andare all'estero', ha tuonato Conte nel dopogara, a chi gli contestava la sua esultanza sguaiata. Faccia pure, ma si ricordi che altrove per una cosa simile a quella fatta al Dall'Ara da Conte un big come Adebayor è stato pesantemente sanzionato. Contrariamente a quanto accade in Italia, dove certe cose passano in cavalleria e le fandonie diventano realtà di popolo. Specie in presenza di certe realtà.

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