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  • Bolognamania:| Le ossa(ture) rotte

    Bolognamania:| Le ossa(ture) rotte

    Il calciomercato entra nel vivo e finora per i tifosi rossoblù il quadro è tutt'altro che positivo: certezze venute meno, acquisti ancora lontani, l'ossatura della squadra che con il confermatissimo Pioli aveva centrato il nono posto che si sbriciola settimana dopo settimana. Via capitan Di Vaio, approdato ai Montreal Impact per una scelta personale e senza dubbio fatta con Bologna nel cuore; via Andrea Raggi, a causa del contrattone reale (quadriennale a oltre un milione l'anno) sottoscritto col Monaco di Ranieri, nella serie B francese. Queste finora le partenze sicure, ma non saranno le uniche e ce ne saranno altre, dolorose e riguardanti lo scheletro della squadra della passata stagione. Tanti infatti sono i titolari con le valigie in mano, su tutti Mudingayi e Ramirez, ma alcuni rischiano, sorprendentemente, di non restare, come Diamanti e Gillet.

    Soprattutto il nome del portiere e del trequartista non erano in preventivo alla voce partenti: il primo perché il Bologna con il belga era riuscito a trovare un numero 1 che non facesse rimpiangere Viviano e la sua affidabilità, il trequartista perché, considerata anche la voglia di Diamanti di restare nella città che gli ha ridato la Nazionale, il Bologna avrebbe dovuto lavorare con maggiore anticipo sulla sua permanenza. E invece al 15 giugno, a una settimana dall'apertura delle buste, si trova con la situazione Diamanti ancora in alto mare: Corioni non abbassa le sue pretese (parlandoci ad aprile, ad azzurro ancora lontano, si sarebbero risparmiati soldi e problemi), le pretendenti stanno aumentando - ultime arrivate Zenit e Parma, se Giovinco partirà -, e il rischio di andare alle buste con un Brescia foraggiato da altre squadre è altissimo.

    Quella di Gillet è una situazione ancora più anomala: portiere affidabilissimo, cresciuto a dismisura nel corso della stagione e ora a rischio cessione. 'Colpa' del Torino, perché Ventura e l'ex rossoblù Zinetti, preparatore dei portieri, lo adorano e hanno chiesto a Cairo ogni sforzo per acquistarlo: Guaraldi ha fatto capire che se il Toro pagherà il cartellino Gillet partirà. Andando così a rinforzare una diretta concorrente per la salvezza: nel caso si concretizzi, sarebbe un'operazione suicida. Chiaramente il Bologna sta lavorando anche in entrata, e ci mancherebbe altro. Preso a gennaio il baby spagnolo Riverola, i contatti più avviati riguardando i potenziali sostituti di Mudingayi e Ramirez, ovvero Gelson Fernandes - tornato al Saint-Etienne dopo il mancato riscatto dell'Udinese - e il brasiliano Elkeson del Botafogo.

    Affari che sembrano in dirittura d'arrivo ma su cui manca ancora la fumata bianca, a ogni modo due giocatori che almeno sulla carta sono inferiori ai partenti (il pupillo di Pioli Gelson Fernandes inoltre parte più adatto al centrocampo a tre che a quattro). Sulla lista dei possibili sostituti di Gillet meglio soprassedere - Carrizo o addirittura Curci: brividi - mentre se perdesse anche Diamanti il Bologna avrebbe perso in una sola estate quelli che riteneva i suoi 'tre tenori' della passata stagione. Una rivoluzione pesantissima, la rottura di un'ossatura che al popolo bolognese piacerebbe poco o nulla visto che per una volta c'erano le basi su cui costruire una squadra competitiva per obiettivi che andassero oltre la semplice salvezza.

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