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  • Bolognamania:| Mercato, pensando al futuro

    Bolognamania:| Mercato, pensando al futuro

    Rinviata Bologna-Fiorentina, con tanti complimenti a chi ha pensato a un turno infrasettimanale in notturna nei giorni della merla, tradizionalmente i più freddi dell'anno (un dato: 30 gennaio 2011, Bologna-Roma rinviata per neve, 1 febbraio 2009 un altro Bologna-Fiorentina rinviato per neve: fanno tre in quattro anni, possono bastare?), è il momento di fare un bilancio sul mercato rossoblù, prima di un Lecce-Bologna decisivo per le sorti del campionato della squadra di Pioli. Un mercato che è stato impostato - forse anche grazie a una classifica più sorridente e tranquilla rispetto a qualche mese fa - soprattutto pensando al futuro, più che al presente e alle esigenze di Stefano Pioli.

    Il tecnico rossoblù aveva chiesto tre titolari, uno per reparto, in tempi non sospetti: non sono arrivati, o meglio sono arrivati un paio di giocatori utili alla causa ma ben lontani da poter essere presentati come titolari. Matteo Rubin a Bologna ha trovato la miglior stagione della sua carriera e ora ci riprova, in ballottaggio con quell'Archimede Morleo che da esterno di centrocampo che copre tutta la fascia è senza dubbio più a suo agio di Rubin, mentre Sorensen era il sogno estivo poi sfumato e ritrovato (a caro prezzo: un suicidio la comproprietà di Taider, se a giugno non sarà posto rimedio) che ora nella difesa a tre fa il sostituto di Raggi e nulla più. Anzi, forse qualcosa meno visto che tenere già in panchina uno tra Antonsson, Raggi e Cherubin è un peccato.

    Poi ci sono le operazioni per il futuro: interessanti, affascinanti, giuste. Martì Riverola, centrocampista del Barcellona B che arriverà a giugno col semplice pagamento di un indennizzo Uefa: già 4 gol con la seconda squadra dei blaugrana in questa stagione, classe '91, dovrà essere testato in un calcio, quello italiano, che agli iberici non ha mai dato grandi gioie. Poi Ishak Belfodil, punta di fisico (1.91 per 86 chili, algerino di nascita e movenze alla Ibra) classe '92 del Lione: per ora è in prestito secco, perché il Bologna non trovava l'accordo coi francesi sulla cifra del riscatto, ma le diplomazie sono già al lavoro per fissare la cifra per giugno entro breve tempo.

    Inoltre, alcune operazioni minori come il '93 Muniru dalla Nocerina e la comproprietà di Marchi, centrocampista classe 1989, dal Piacenza nelle trattative che hanno portato a giocare Gavilan e Rodriguez. Due dei pochi esuberi, questi ultimi, smaltiti: eccolo il vero tallone d'Achille delle trattative di gennaio. Quasi tutti quelli che dovevano partire perché esclusi dal progetto tecnico sono rimasti, alcuni nonostante offerte vantaggiose: da Gimenez a Vantaggiato, passando per Vitale, Paponi e Casarini. Potevano andare a giocare, vivere una seconda parte di stagione da protagonisti, e invece resteranno a palleggiare sui campi secondari di Casteldebole e la domenica andranno in tribuna. Che gusto c'è, a vivacchiare così facendo forza solo su un contratto?

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